addio alla Regina

Dagli ex premier ai funzionari fino alla diretta tv. Un'autentica prima volta (a 70 anni dall'ultima)

La cerimonia, mai trasmessa prima, è stata un inedito. Nessuno l'aveva vissuta

Dagli ex premier ai funzionari fino alla diretta tv. Un'autentica prima volta (a 70 anni dall'ultima)

È ufficiale, Charles III è il nuovo re d'Inghilterra. L'investitura è avvenuta nella sala del trono (con iniziali ER, Elizabeth Regina) dinanzi a dignitari di corte e figure della politica inglese, ex premier e capi dell'opposizione. Ben schierati in prima fila davanti al sovrano, come vuole anche la loro posizione ideologica, da sinistra a destra i laburisti Neil Kinnock, Ed Miliband, Keir Starmer, Tony Blair, Gordon Brown,quindi i conservatori Boris Johnson, David Cameron, Theresa May e John Major. La par condicio è stata garantita, ovviamente, dalla presenza sul palco di Liz Truss. C'era William così alto che gli tutti gli altri, compresi i famigliari, sembravano giullari di corte, c'era la regina consorte ancora afflitta nell'espressione del volto, c'era soprattutto il re.

La cerimonia aveva avuto un preliminare in un'altra sala nella quale il protagonista assoluto era un quadro sulla parete principale, L'entrata nel Canal Grande della Basilica della Salute, opera realizzata a metà del Settecento dal Canaletto (dicono gli esperti che possa trattarsi di una copia, ma l'effetto era dominante sul rosso pompeiano delle pareti). I duecento membri dell'Accession Council hanno appreso i particolari del cerimoniale che, per tutti ha rappresentato un unicum storico, si ritiene, infatti, che a parte, qualche rarissima eccezione, l'ultima investitura avvenne settanta anni fa e non fu certo trasmessa in diretta televisiva mentre, di certo, la sala era fumosa di sigari e affini. Nella sala successiva, allestita con il trono regale e il baldacchino, Charles è apparso più disteso rispetto al discorso commosso e commovente di venerdì sera. Ha risposto «approved» a tutti comandamenti che lo aspettano e poi ha firmato i documenti, intingendo la penna nell'inchiostro nero contenuto in due calamai d'argento dono dei suoi figli, Harry e William. Dunque un altro sigillo per ribadire l'unità di una famiglia, anzi di una Firm (una Ditta), che ha subìto qualche sbandamento interno. Il portapenne sullo scrittoio stretto ha infastidito il re che per due volte ha chiesto di spostare il regalo dei figli che gli impediva di muovere il braccio e dunque la firma, anzi le firme due volte poste sotto l'ampio foglio, sul quale anche William e Camilla hanno lasciato memoria. La firma stessa del re, da ieri, non è e non sarà Charles III ma Charles R, cioé Rex, come si decise a partire da Edoardo I nel secolo XII. Il sovrano ha compreso che la vita va a cambiare, dovrà lavorare su più fronti e mentre i dignitari abbandonavano i saloni, davanti a un cancello di Buckingham è stato visto e fotografato il principe Andrea, con occhiali spessi, chino a posare un suo ricordo per la madre che lo considerava il prediletto, nonostante vicende non del tutto nobiliari.

Incomincia adesso una settimana carica di eventi, oggi il feretro di Elisabetta sarà trasferito a Edimburgo nel palazzo di Holyroodhouse e domani il re partirà per il suo primo giro in Scozia, Galles e Irlanda del Nord, infine mercoledì Elisabetta tornerà a Londra, a Buckingham Palace.

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