Cronaca internazionale

"Le donne producono meno e guadagnano meno. Colpa del matrimonio, è una zavorra sulle spalle"

Nel suo libro, l'economista Block, spiega l'asimmetria matrimoniale: tutti i compiti domestici sono nelle mani delle donne che perdono terreno in ufficio mentre i mariti si avvantaggiano

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Pubblichiamo uno stralcio del saggio dell'economista e filosofo Walter Block Le ragioni della discriminazione: Una difesa radicale della libera scelta (Liberilibri 2023)

ono d'accordo sul fatto che le donne guadagnino meno degli uomini. Guardando i dati del riassunto statistico degli anni Ottanta e dei primi anni Novanta sui guadagni settimanali mediani per i lavoratori a tempo pieno, i salari femminili in percentuale rispetto a quelli maschili partono da un rapporto del 60% per poi arrivare circa al 75%. Secondo la visione mainstream, la spiegazione è la discriminazione razziale o sessuale. L'altra teoria, quella che sostengo, è che piuttosto sono le differenze del valore del prodotto marginale a essere alla base dei divari dei prodotti retributivi. () Supponiamo per esempio che io e Jay abbiamo lo stesso tempo per i 400 metri. Ognuno di noi li può percorrere in 52 secondi. Quindi io e Jay ci mettiamo ai blocchi di partenza e, proprio mentre la pistola è pronta a sparare, gli metto un sacco da 20 kg sulla schiena. Chi vincerà la gara, visto che per il resto siamo alla pari? Io lo surclasserò. La mia affermazione è che la maggior parte delle donne ha un sacco da 20 kg sulla schiena e consiste nel matrimonio. Questa è l'«ipotesi dell'asimmetria matrimoniale»: l'affermazione che il matrimonio aumenti la produttività maschile sul mercato e riduca quella femminile. () Ho due serie di prove a sostegno di questa tesi, ovvero che è l'ipotesi dell'asimmetria coniugale e della produttività differenziata di mariti e mogli a spiegare il divario retributivo e non il pregiudizio da parte dei datori di lavoro. La prima serie di prove è di carattere logico, mentre la seconda è di carattere empirico. Innanzitutto, consideriamo la logica della questione. () Ora permettetemi di fare un piccolo sondaggio. Se siete sposati, rispondetemi in base al vostro matrimonio. Se non siete sposati, rispondetemi in base al matrimonio che conoscete meglio, probabilmente quello dei vostri genitori. Ecco tre scelte per quanto riguarda i lavori domestici, l'educazione dei figli, le commissioni, la spesa, il giardinaggio, l'alzarsi nel cuore della notte per occuparsi dei bambini, cucinare, pulire, fare il bucato, lavare i piatti, insomma tutti questi compiti familiari. La prima scelta è che questo avvenga in parti uguali tra marito e moglie. Alzate le mani. Quanti dicono che questo è vero per il matrimonio a cui stanno pensando ora? Abbiamo un bugiardo lì, due o tre bugiardi là. Quanti dicono che il marito fa più della moglie? Zero. E quanti dicono che la moglie fa più del marito? Ovviamente (quasi tutto il gruppo alza la mano). Qui c'è chi dice la verità... Sto facendo un'osservazione sul costo-opportunità. Questo è un elemento fondamentale dell'economia austriaca. Dovrebbe esserlo di tutta l'economia, ma i neoclassici si limitano a riempirsi la bocca con tale concetto, salvo poi non metterlo in pratica nelle loro analisi economiche. Ma il costo-opportunità o il costo delle alternative è un elemento fondamentale dell'economia austriaca. Se volete diventare un violinista da concerto, cosa dovete fare? Dovete esercitarvi tutto il giorno. Conoscete la battuta: «Come si arriva alla Carnegie Hall? Esercitatevi». Se volete dare concerti, dovrete esercitarvi al violino per sei, otto, dieci ore al giorno. Ma se lo fate, diventerete un buon cardiochirurgo? No, perché anche un cardiochirurgo deve occuparsi delle sue attività per molte ore al giorno. Esistono i costi-opportunità.

Se dedicate il cuore, la mente e l'anima alla casa e all'educazione dei figli, se state svolgendo una quantità enormemente sproporzionata di lavoro domestico, beh allora non dovrebbe essere un caso che la vostra produttività sul mercato, che è una cosa molto diversa, sia inferiore. È come se aveste un sacco da 20 chilogrammi sulla schiena durante una corsa.

Ovviamente avrete una produttività inferiore ().

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