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Ecco chi è il successore di Casalino: cambia tutto nella comunicazione

Mario Draghi ha iniziato la rivoluzione di Palazzo Chigi dalla comunicazione: stop agli show sui social di Casalino, al suo fianco arriva Paola Ansuini direttamente dalla Banca d'Italia

Ecco chi è il successore di Casalino: cambia tutto nella comunicazione

Stop ai social, stop alle veline: a Palazzo Chigi con Mario Draghi cambierà tutto. Il presidente del Consiglio ha affidato la comunicazione della presidenza del Consiglio dei ministri a Paola Ansuini, che per lunghi anni ha lavorato nell'ambito della Banca d'Italia, dove è entrata nel lontano 1988. Una donna torna a ricoprire il ruolo di portavoce o, meglio, responsabile della comunicazione, di Palazzo Chigi, dopo Betty Olivi, che ricoprì quel ruolo durante il governo di Mario Monti. In un momento di grave difficoltà dovuta alla pandemia, la comunicazione per Mario Draghi dev'essere lineare e coordinata.

Questo sarà probabilmente uno degli aspetti più divergenti rispetto alla gestione di Giuseppe Conte, che su consiglio di Rocco Casalino ha reso la comunicazione istituzionale uno show. I social network sono stati al centro di tutte le comunicazioni dell'ex presidente del Consiglio, che scelse Facebook come canale privilegiato anche per le sue dirette. Con Mario Draghi si torna nei ranghi con un taglio netto al passato, visto che lo stesso premier non è in possesso di alcun profilo sui social network e non sembra abbia intenzione di aprirne uno per l'occasione. I social ufficiali delle istituzioni verranno utilizzati esclusivamente per comunicazioni fondamentali, non ci saranno gruppi Whatsapp con politici e ministri e non ci saranno spin: si tornerà alle origini, con il rigore e l'essenzialità che ha da sempre contraddistinto la comunicazione di Palazzo Chigi.

No ai post, si alle note stampa, che saranno fredde e rigorose, non ci saranno commenti ai retroscena ma, soprattutto, non sarà Palazzo Chigi a diffondere pruriginose indiscrezioni di Palazzo. Mario Draghi vuole essere d'esempio per i suoi ministri, ai quali durante la prima riunione del Consiglio dei ministri ha chiesto di limitare le dischiarazioni allo stretto indispensabile. Una richiesta che per ora sembra essere stata accolta di buon grado da tutti i componenti dell'esecutivo, anche perché molti di loro non sono mai stati social nemmeno prima di entrare nella squadra di governo. D'altronde, Mario Draghi è stato molto chiaro: si parla solo quando si ha qualcosa da dire. Il lavoro di Paola Ansuini non sarà semplice. Nei prossimi giorni la portavoce dovrà riorganizzare la struttura, perché una comunicazione così istituzionale, al limite del tecnico, richiede persone con competenze specifiche, affinché ci sia chiarezza e facilità di comprensione anche per i cittadini.

Mario Draghi conosce Paola Ansuini da tempo, ne conosce l'abilità comunicativa e la rigorosità che da sempre viene richiesta in ambito economico e bancario. Fino al 2000 ha ricoperto il ruolo di vice capo della delegazione di Bankitalia a Bruxelles, per poi tornare a Roma e affrontare la difficile sfida comunicativa dell'introduzione dell'euro. Ed è nel 2006, quando Mario Draghi diventa governatore della Banca d'Italia, che Paola Ansuini viene scelta per fargli da portavoce.

Nonostante la conoscenza ultra decennale, i due hanno sempre mantenuto un rapporto formale, tanto che si rivolgono l'uno all'altro con l'istituzionale "lei".

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