Coronavirus

Errore comprimere la libertà

Sinonimi di "comprimere": restringere, serrare, chiudere; in senso figurato: reprimere, soffocare, opprimere. O anche: "schiacciare"

Errore comprimere la libertà

Sinonimi di «comprimere»: restringere, serrare, chiudere; in senso figurato: reprimere, soffocare, opprimere. O anche: «schiacciare»... Dopo i «fatti di piazza» dei giorni scorsi a Trieste, il sindaco ha definito i non vaccinati «disertori» (che va benissimo, perché quella contro il Covid è una guerra, ma sapendo che in guerra i disertori vengono messi al muro e fucilati). E il prefetto della città ieri ha annunciato che è arrivato il momento di «comprimere il diritto alla libera manifestazione». Parole che, a memoria, non avevano pronunciato neppure i podestà nel Ventennio. Andrà tutto benissimo...

Le parole sono importanti. Ma le premesse di più. Ed ecco la premessa: chi scrive, davanti all'ipotesi di prorogare lo stato di emergenza e l'obbligo di green pass di altri tre mesi, è d'accordissimo. Come è d'accordissimo su un eventuale prolungamento anche di tre anni, se necessario. Così come è favorevolissimo all'obbligatorietà del vaccino (speriamo che ci si arrivi presto) e anche alla terza, quarta, quinta dose... Accettiamo, e di buon grado, qualsiasi imposizione i nostri politici sentito il parere degli scienziati - ritengano necessaria a tutelare la salute dei cittadini. Ma - esaurite le dovute premesse, e anche un po' la pazienza - abbiamo molti dubbi sul «comprimere il diritto alla libera manifestazione». Ecco, quello è meglio di no... Meglio che una frase del genere non sia detta, e meglio ancora che non sia un prefetto a pronunciarla. Non è mai l'ora di comprimere il diritto a esprimere una opinione. Il governo lo deve spiegare bene al prefetto di Trieste, il quale semmai si deve adoperare per far rispettare le norme su mascherine e distanziamento. Non a limitare il diritto a manifestare. Altrimenti decida: o lascia il suo posto o instaura uno stato di polizia. Del resto lo stesso sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha detto ai No Pass: «Il fatto che vi lasciamo manifestare dimostra che siamo ancora in democrazia». Appunto.

E per il resto, ci chiediamo: se il problema sono le manifestazioni di piazza che provocano nuovi focolai, come distinguiamo le manifestazioni virtuose da quelle pericolose? Le vietiamo tutte o solo quelle dei No Pass a Trieste? Se ne comprimi una poi devi comprimere anche le manifestazioni a favore del Ddl Zan, poi devi comprimere tutti i democratici cortei antifascisti, poi quelli dei gruppi antagonisti e dei centri sociali a Padova contro Bolsonaro, e quelli di domani del 25 aprile... Insomma, non è facile. E poi, comunque, Trieste conta 204.234 abitanti. E 93 positivi al Covid causa manifestazioni (positivi, non morti). Sono solo numeri. Ma ci dicono che è lecito non solo discutere sul rapporto fra diritto alla salute e diritto a manifestare.

Ma anche fra reale emergenza e diritti costituzionali.

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