Cronaca internazionale

Eutanasia insieme mano nella mano: l'ultimo viaggio di ex premier e moglie

I coniugi Van Agt avevano 93 anni ed erano malati da tempo. Nel 2022 raddoppiati i casi di coniugi che scelgono la fine in comune

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A 93 anni, con la salute ormai precaria e la consapevolezza che nessuno dei due avrebbe sopportato di sopravvivere all'altro, hanno scelto di morire insieme. Mano nella mano, come avevano sempre vissuto. Lunedì scorso l'ex premier olandese Dries van Agt e sua moglie Eugenie sono ricorsi all'eutanasia di coppia, una pratica che sebbene ancora rara nei Paesi Bassi sta registrando una crescita costante: dai 22 casi del 2020, si è passati ai 32 dell'anno successivo e ai 58 del 2022. La coppia è stata sepolta con una cerimonia privata nella città orientale di Nijmegen.

A dare la notizia è stata The Rights Forum, l'organizzazione no-profit per i diritti umani fondata dallo stesso van Agt: «È morto mano nella mano con la sua amata moglie Eugenie van Agt-Krekelberg, il sostegno e l'ancora con cui è stato insieme per più di 70 anni e a cui ha sempre continuato a riferirsi come la mia ragazza». Van Agt è stato premier dal 1977 al 1982 e primo leader del partito d'Appello Cristiano-Democratico. Nonostante fosse molto cattolico e la sua fede gli impedisse di pensare al suicidio, aveva deciso con Eugenie che quella di morire insieme fosse la soluzione migliore. Erano entrambi malandati di salute. Lui in particolare non si era più ristabilito completamente dopo l'emorragia celebrale che lo aveva colpito nel 2019 mentre teneva un discorso a un evento di commemorazione dei palestinesi. Anche la moglie era malata e i due - racconta l'amico regista Gerard Jonkman - non potevano stare l'uno senza l'altro. Per questo hanno scelto di chiudere gli occhi nello stesso momento. Senza clamore, in un Paese dove il suicidio assistito, a certe condizioni, è consentito dal 2002. Nel 2022 sono raddoppiati i casi di chi sceglie di morire con il proprio partner, non sopportando l'idea di vivere da soli: 8.720 casi, il 5,1% di tutte le morti nel Paese.

La notizia della scelta dei due coniugi ha avuto molto risalto in Olanda. E in molti hanno voluto ricordare l'ex premier. Anche la famiglia reale: «Si è assunto responsabilità amministrative in un periodo turbolento ed è riuscito a ispirare molti con la sua personalità sorprendente e il suo stile colorato», hanno dichiarato in una nota congiunta il re Willem-Alexander, la regina Maxima e la principessa Beatrix. «Con il suo linguaggio fiorito e unico, le sue convinzioni chiare e la sua presentazione sorprendente, Dries van Agt ha dato colore e sostanza alla politica olandese in un periodo di polarizzazione e rinnovamento dei partiti», ha detto invece il primo ministro olandese Mark Rutte.

Cristiano-democratico di tradizione olandese, Van Agt era diventato sempre più progressista dopo aver abbandonato la politica, lasciando infine il suo partito nel 2017 per divergenze ideologiche con l'approccio dell'Appello cristiano-democratico di centro-destra nei confronti di Israele e dei palestinesi. L'ex premier era noto per i suoi riferimenti arcaici e il suo linguaggio altisonante, oltre che per la sua passione per il ciclismo.

Nel 2019 era stato costretto ad abbandonare questo hobby in seguito a una caduta.

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