Cronache

Facebook torna alle origini Il nuovo sito? Per fare sesso

Zuckerberg fa concorrenza alla popolare Tinder «Ma noi costruiremo relazioni a lungo termine»

Facebook torna alle origini Il nuovo sito? Per fare sesso

Manuela Gatti

Un ritorno alle origini: così potrebbe essere letto l'ultimo annuncio di Facebook. Durante l'annuale conferenza dedicata agli sviluppatori - «F8», ieri e martedì a San José, California - il fondatore e numero uno Mark Zuckerberg ha lanciato la nuova funzione che la piattaforma offrirà ai suoi oltre due miliardi di iscritti: uno strumento per incontrare l'anima gemella. O, almeno, per iniziare a chattarci. Una novità? Certo che no, dato che il social network è nato proprio con l'intento di «rimorchiare» in università. Correva l'anno 2003 e un giovane Zuckerberg 19enne, studente a Harvard, aveva appena messo online un sito che metteva a confronto foto di compagni di corso tra cui scegliere il più attraente, Facemash. Quattro mesi dopo, all'inizio del 2004, era già pronto the facebook, una sorta di annuario digitale in cui ritrovare le persone adocchiate in giro per il campus e mettersi in contatto con quelle più interessanti.

Quindici anni dopo, ne ha fatta di strada il social, che nel frattempo ha perso l'articolo the e guadagnato 500 miliardi di capitale. All'apertura di «F8», martedì, Zuckerberg ha lanciato la funzione per cuori solitari, «Dating», che comincerà a essere testata nel corso di quest'anno. Se la si vuole utilizzare, verrà creato un profilo unicamente con il nome di battesimo (più qualche foto e informazioni basilari), non visibile ai propri amici di Facebook e a chi non ha attivato lo strumento. Una volta trovato un evento o un gruppo che interessa, lo si può «sbloccare», potendo così vedere i profili di chi ha fatto la stessa cosa. Trovato un match, cioè un profilo che combacia con il proprio in base a gusti e altri dati personali posseduti dal social, si potrà iniziare una conversazione (solo testuale, dunque niente foto) in una casella di posta diversa da quella di Messenger e WhatsApp.

Ma il fondatore di Facebook ha voluto dimostrare di essere maturato dai tempi di Harvard. «Dating servirà per costruire relazioni vere e a lungo termine, non sarà solo per incontri di una notte», ha precisato, ricordando che negli Stati Uniti un matrimonio su 3 nasce online e che circa 200 milioni di utenti si definiscono «single». In questo modo Facebook si mette in competizione con Tinder, l'app di incontri da 3 miliardi di dollari. La società che controlla l'applicazione, Match Group, che possiede anche altre piattaforme simili come OkCupid, ha già perso 22 punti percentuali in borsa dall'annuncio di Zuckerberg.

Di fronte alla platea di sviluppatori, il numero uno di Facebook non poteva non accennare a privacy e protezione dei dati. Sul tema Zuckerberg ha lanciato «Clear History», funzione che permetterà agli utenti di cancellare i dati che la piattaforma ha raccolto da siti e app che utilizzano i suoi annunci pubblicitari e strumenti analitici. Questo, ha precisato lo sviluppatore, renderà il social network meno personalizzato. Ma tant'è, se si vuole avere più controllo sulle informazioni condivise con Menlo Park.

Sempre in merito allo scandalo dati, Zuckerberg ha annunciato che riaprirà la procedura di revisione delle app sviluppate da terzi che trovano posto su Facebook, messa in pausa dopo l'esplosione del caso Cambridge Analytica, titolare proprio di una di queste app «approvate» dal social. «Vi assicuro che stiamo lavorando sodo per far sì che la piattaforma non venga usata in modo improprio - ha detto Zuckerberg - e che noi tutti possiamo continuare a costruire cose che la gente ama».

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