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Francesca Pascale ospite d'onore alla chiusura del Gay Village

La compagna del Cav accetta l'invito di Luxuria. E svela: "Se potesse Silvio verrebbe al Gay Village"

Francesca Pascale ospite d'onore alla chiusura del Gay Village

Francesca Pascale sarà l’ospite d’onore della serata conclusiva del Gay Village a Roma. "Vladimir se mi inviti sono onorata di accettare, con la gioia nel cuore ti dico sì", ha detto la compagna di Silvio Berlusconi accettando, nel corso di un'intervista a radio Capital, l'invito di Vladimir Luxuria per la serata conclusiva del Gay Village.

"Berlusconi al Gay Village? Se potesse, ci andrebbe. Lui è un liberale. In Forza Italia nascerà presto un dipartimento per i diritti civili". A chi le chiede come voglia essere chiamata, la Pascale ha spiegato che il termine "fidanzata fa troppo principessa". "Meglio compagna - ha puntualizzato - anche se è una parola di sinistra". E a chi le chiede se quella formata col Cavaliere è una coppia trasgressiva, non ha alcun dubbio: "Completamente trasgressiva, con 50 anni di differenza, se non è trasgressivo questo!".

Parlando dell'iscrizione all’Arcigay e Gay Lib, la Pascale ha spiegato di appoggiare la battaglia a favore dei diritti civili. Una battaglia che "non è personale, ma è una battaglia di civiltà, da prima del fidanzamento con Berlusconi". "La sento mia da tantissimi anni, dai tempi del liceo", ha continuato assicurando che lo stesso Berlusconi è d'accordo con lei. "Lui nasce liberale - ha continuato - il problema non è lui, ma sono i partiti della nostra coalizione. L’Ncd è un problema non solo per i diritti civili, ma per l’Italia. Un partito del 2% che si permette di giudicare tutti". Per quanto riguarda il Pd, poi, ci ha tenuto a ricordare come anche il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi si sia espressa a favore dei diritti civili. "Ma oltre ai partiti - ha incalzato - serve che la gente scenda in piazza e si faccia sentire".

Quando andrà alla serata conclusiva

del Gay Village, la Pascale non porterà con sé Dudù: "Altrimente mette il boa di struzzo...". E, quando le hanno chiesto se il cane fosse omosessuale, ha assentito: "Per me sì!".

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