Vaticano

Francesco riabbraccia i fedeli: "Non ho avuto paura, sono vivo"

Il ritorno in Vaticano: "La morte non l'ho vista". Poi prega con una coppia che ha perso la figlia. Oggi celebra le Palme

Francesco riabbraccia i fedeli: "Non ho avuto paura, sono vivo"

Oggi è in piazza San Pietro per presiedere la solenne messa della Domenica delle Palme, che di fatto apre i riti pasquali; giovedì sarà al carcere minorile di Casal del Marmo per la Messa in Coena Domini; domenica di Pasqua presiederà la messa. Insomma, tutto come da programma, come se Papa Francesco non fosse stato nemmeno ricoverato al Gemelli per tre giorni per una bronchite acuta. Bergoglio scalpitava, voleva uscire dall'ospedale e tornare a guidare la Chiesa nella settimana più importante per i cristiani. Così, ieri mattina, quando è stato dimesso dall'ospedale, non ci ha pensato due volte a scendere dalla macchina e a farsi vedere in piena forma, respingendo così tutti i veleni di chi voleva le sue dimissioni, quelle al Soglio di Pietro.

È sceso dalla macchina, ha conversato a lungo con i giornalisti, ha autografato il gesso di un bambino che si era rotto il braccio, ha consolato una coppia di genitori che proprio quella notte aveva perso la figlia. Prima di rientrare in Vaticano, il Papa si è fermato a Santa Maria Maggiore per una preghiera davanti alla Madonna Salus Populi Romani, e poi - di nuovo - prima di entrare dalla porta del Perugino in Vaticano, ha salutato i fedeli che lo aspettavano. «Andrò in Ungheria, certamente», ha risposto a chi gli chiedeva se fosse confermato il viaggio a Budapest di fine aprile. Infine, ha tenuto anche l'udienza di giornata, ricevendo il cardinale Marc Ouellet, prefetto del Dicastero per i Vescovi, come accade ogni sabato.

Insomma, Papa Francesco dopo il brutto spavento, è tornato alla normalità, nonostante i medici avessero consigliato un po' di riposo in più. Non sarebbe guastato. Ma lui, si sa, è testardo e vuole tornare tra il suo popolo, pastore con l'odore delle pecore. «Sono ancora vivo», ha risposto Bergoglio appena uscito dal Gemelli. «Non ho avuto paura - ha risposto, raccontando ciò che è successo mercoledì scorso dopo l'udienza generale prima di essere ricoverato al Gemelli -. Ho sentito un malessere, come quando hai mal di stomaco e ti senti male. Io mi sentivo male. Ora mi sento ancora vivo». E ancora, «mi ricordo le parole di una persona più grande di me che mi disse io la morte non l'ho vista, ma l'ho vista venire... È brutta eh». Il Papa non si è fermato un momento nemmeno in ospedale, dove ha fatto visita ai bambini, nel reparto di oncologia pediatrica. «La cosa più bella - ha detto - è essere prete, parroco». Quindi parole di ringraziamento ai media di tutto il mondo: «Ho seguito le cronache sui giornali, le cose belle che avete scritto. Bravi, bravi, grazie».

Il Papa ha poi abbracciato una giovane mamma che proprio la notte scorsa ha perso la figlia, Angelica. «Lei l'ha conosciuta Santità, quando è venuto a Casal Bertone, l'ha tenuta in braccio la nostra Angelica», hanno detto i genitori, scoppiati in lacrime. Francesco ha preso le mani di entrambi e insieme hanno pregato. Questa mattina il Papa celebra la messa per la Domenica delle Palme, nonostante nei giorni scorsi si parlasse di un «piano b» e di una possibile assenza del Pontefice ai riti pasquali. La sala stampa della Santa Sede ha invece confermato che «le modalità delle celebrazioni della Settimana Santa resteranno invariate». Il Papa presiederà le celebrazioni, con un cardinale che celebrerà all'altare, anche il giorno di Pasqua: disposizione che era già in vigore prima che il Papa fosse ricoverato in ospedale. Giovedì, Bergoglio celebrerà la Messa in Coena Domini in forma ristretta tra i detenuti del carcere di Casal del Marmo, lo stesso dove aveva presieduto la funzione del triduo pasquale quindici giorni dopo essere stato eletto, 10 anni fa.

«Ringrazio tutti per la vicinanza e la preghiera.

Affido a Maria i malati, soprattutto i più piccoli come quelli che ho incontrato nel reparto di oncologia del Gemelli», ha scritto infine sui social.

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