Cronaca nera

In fuga dalla polizia, si schianta e muore

Bulgaro 49enne scappa su uno scooter rubato. Inseguimento e scontro con un'auto: grave il figlio

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Fugge all'alt della polizia, finisce contro un'auto e muore sul colpo. In gravi condizioni il figlio di 13 anni, soccorso e trasportato in ospedale.

Tragedia, ieri pomeriggio a Nettuno, sul litorale romano, per un ladro di motorini. Valeri Naumov Videnov, 49 anni, originario della Bulgaria e di professione camionista, in sella a uno scooter rubato non si ferma a un posto di blocco e fugge. Seduto dietro a lui il ragazzino. Lo schianto alle 14,15 in via Piero Comastri, nel centro della cittadina balneare. Comincia tutto passate le 14 quando alla volante di polizia Anzio 1 arriva la segnalazione del furto di uno scooter avvenuto poco prima. I due che sfrecciano davanti alla pattuglia in via Ponserico, zona Cretarossa, corrispondono ai ladri segnalati via radio dal 112 e così gli agenti cercano di fermarli per un controllo. Inutilmente. Quando il 49enne alla guida del mezzo sente la sirena della polizia anziché rallentare, accelera. Gli agenti dietro. Una folle corsa «a manetta» nel centro storico fra decine di strade che si intersecano, senza mai lasciare il gas. L'uomo non molla: di fermarsi non ne vuole sapere nonostante con lui ci sia il figlio minorenne, i poliziotti nemmeno. Durante l'inseguimento, a un certo punto, il ragazzo si sgancia il casco e lo scaraventa contro la volante di polizia sperando di bloccarla. Il parabrezza dell'auto va in frantumi ma i poliziotti non si fermano.

I due ladri avanti, gli agenti dietro. E quando lo stradone incrocia via Comastri, il dramma. Il motorino centra in pieno un fuoristrada bianco che viene frontalmente da via Lampedusa. La corsa finisce in un istante. L'uomo finisce sull'asfalto dopo un volo di una decina di metri, anche il figlio viene sbalzato a terra. Il motorino si accartoccia contro il suv. I primi a soccorrerli sono gli stessi poliziotti che allertano il 118. L'uomo non reagisce, probabilmente è morto sul colpo. Il ragazzino, 13 ancora da compiere, nato ad Aprilia, urla dal dolore. È grave ma, fortunatamente, è vivo. Portato agli ospedali Riuniti Anzio - Nettuno, i medici riscontrano traumi e fratture in tutto il corpo tanto da trasferirlo, in codice rosso, in un ospedale della capitale. Solo alle 17, terminati i rilievi e il primo esame del medico legale, il corpo dell'uomo viene trasportato alla camera mortuaria, in attesa di essere trasferito all'Istituto di Medicina Legale.

Illesa ma sotto choc la donna alla guida dell'altro mezzo, anche lei portata in ospedale per accertamenti. «Mi sono piombati addosso, non li ho proprio visti» avrebbe spiegato agli inquirenti. Sul posto il magistrato di turno della Procura di Velletri per accertare l'esatta dinamica del grave incidente. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Anzio. Dalle prime indiscrezioni è accertato che nessun colpo d'arma da fuoco, neppure in aria, è stato esploso dai loro colleghi durante l'inseguimento. La vittima, un piccolo precedente di polizia per danneggiamenti, era residente sul litorale pontino da molti anni.

Inspiegabili i motivi che l'hanno portato al furto delle due ruote.

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