Politica estera

Germania, ecco il partito rosso-bruno. La "strana alleanza" che piace a Putin

Nasce la lista della Wagenknecht, ex della Linke che fa proseliti anche nell'estrema destra. A unirli il pacifismo che fa gioco al Cremlino

Germania, ecco il partito rosso-bruno. La "strana alleanza" che piace a Putin

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Un fronte rossobruno appare all'orizzonte politico in Germania, a 100 anni dalla crisi della Repubblica di Weimar e a 90 dalla nomina di Hitler a cancelliere. Nata ieri da una scissione dai post-comunisti di Die Linke, l'Associazione Sahra Wagenknecht-Per la ragione e la giustizia (BSW) potrebbe riunire estrema sinistra e destra radicale. Un'unione all'ombra del Cremlino, a cui sono vicine tanto la sinistra massimalista quanto l'estrema destra in Germania.

La BSW prende il nome dalla sua fondatrice Sahra Wagenknecht, depurata di Die Linke al Bundestag. Con altri nove compagni, la «pasionaria» dei post-comunisti ha lasciato il partito in polemica con la dirigenza. Secondo Wagenknecht, Die Linke ha tradito i suoi elettori, abbandonando la classe lavoratrice per divenire una cricca di intellettuali. Per la BSW, l'azione dell'esecutivo del cancelliere Olaf Scholz deve essere fermata, perché «non si può andare avanti così». Intanto, i copresidenti di Die Linke, Janine Wissler e Martin Schirdewan, hanno accusato Wagenknecht di deviazionismo dalla linea del partito, egocentrismo e irresponsabilità. Con i suoi seguaci, «Sahra la rossa» verrà espulsa da Die Linke.

La crisi nei post-comunisti si è consumata sulla guerra in Ucraina. Dopo tormentate esitazioni, Die Linke ha condannato l'aggressione russa, mentre Wagenknecht ha fatto proprio un pacifismo strumentale che maschera la classica ostilità dell'estrema sinistra alla NATO e la sua nostalgia per il blocco sovietico. Su questo pacifismo si sono avvicinati in Germania gli estremisti di destra e di sinistra. Il 25 febbraio scorso, Wagenknecht ha organizzato a Berlino una manifestazione per la pace a cui hanno partecipato 13mila dimostranti. Bandiere pacifiste sventolavano con quelle rosse e di AfD, il partito nazionalconservatore all'opposizione al Bundestag, dal 2021 classificato come sospetta organizzazione di estrema destra dall'intelligence tedesca. Ad applaudire Wagenknecht alla Porta di Brandeburgo vi era anche Jürgen Elsässer, direttore del mensile della destra radicale «Compact», che ha definito Wagenknecht «una candidata per la sinistra e la destra».

Questa macedonia rossonera tedesca è un piatto invitante per il Cremlino, impegnato a destabilizzare l'Europa. I piani della Russia per forgiare un'alleanza tra gli estremisti in Germania sono stati rivelati dal Washington Post, sulla base di documenti ottenuti da un servizio segreto europeo. L'obiettivo è sempre quello della guerra ibrida: la destabilizzazione attraverso l'ingerenza. Nel caso della Germania, si tratta di colpire il centro del fronte occidentale che sostiene l'Ucraina per dividerlo, attaccare il perno logistico della NATO in Europa. La fondatrice della BSW ha respinto ogni ipotesi di collaborazione con i nazionalconservatori e ha smentito come «assurda» la ricostruzione del Washington Post.

I primi sondaggi danno al 12 per cento la BSW, che diventerà formalmente un partito all'inizio del 2024 per partecipare alle elezioni europee di giugno prossimo.

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