Cronaca internazionale

Golpe in Perù: turiste italiane bloccate sul bus da due giorni

"Italiane sequestrate in Perù!". È questo il grido disperato lanciato sul suo Instagram da Giulia Opizzi, giovane fotografa italiana di Cesenatico che con tre amiche

Golpe in Perù: turiste italiane bloccate sul bus da due giorni

«Italiane sequestrate in Perù!». È questo il grido disperato lanciato sul suo Instagram da Giulia Opizzi, giovane fotografa italiana di Cesenatico che con tre amiche, Martina Meoni di Firenze, Federica Zani di Faenza e Lorenza Zani di Lugo, è bloccata su un autobus da due lunghi giorni a Checacupe, ad un centinaio di Km da Cuzco. Sorprese insieme ad altri turisti cileni, americani, boliviani, colombiani, argentini, giapponesi ed olandesi dalle proteste esplose in Perù, dopo il tentativo di colpo di stato dell'oramai ex presidente Pedro Castillo, mercoledì scorso. «Chiediamo a tutti la condivisione di questo post per arrivare ai piani alti e riuscire a trovare una soluzione perché siamo senza soldi, senza acqua, senza riuscire a contattare i famigliari e senza servizi igienici», continuava Giulia ieri sul suo Instagram, aggiungendo che «il dialogo con i manifestanti sembra impossibile, nonostante i vari tentativi».

Raggiunta al telefono, Giulia spiega che la polizia ha detto che «data la situazione, non possiamo proseguire la rotta e attraversare il confine con la Bolivia e che l'unica alternativa è tornare a Cusco». Peccato sia bloccata dai manifestanti la strada su cui si trova l'autobus su cui viaggiavano Giulia, Martina, Federica e Lorenza. Il problema è che proprio mentre le nostre 4 giovani connazionali, tutte di età compresa tra i 21 ed i 33 anni ed arrivate in Perù il 28 novembre, il paese andino è sprofondato nel caos. Dina Boluarte, dopo avere assunto la presidenza lo scorso 7 dicembre, è sempre più in difficoltà. L'aeroporto di Cuzco è chiuso da tre giorni, dopo essere stato attaccato dai sostenitori dell'ex presidente golpista Pedro Castillo. Per loro la «traditrice» Boluarte deve andarsene subito. I sindacati agrari e le organizzazioni contadine hanno annunciato uno «sciopero a tempo indeterminato». Machu Picchu è chiuso, al pari delle scuole di Lima. Attaccate le sedi delle tv nella capitale mentre, sino a ieri sera, le vittime della violenza erano 7, tra cui due ragazzi di 15 e 16 anni.

Il governo ieri ha dichiarato lo stato di emergenza per 60 giorni mentre dal carcere Castillo si autodefinisce «presidente» definendo la Boluarte una «usurpatrice».

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