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Il granchio blu americano infesta il Mediterraneo. La Lega chiede a Bruxelles di poterlo pescare

Il crostaceo divora pesci, cozze e vongole: un danno alla biodiversità marina

Il granchio blu americano infesta il Mediterraneo. La Lega chiede a Bruxelles di poterlo pescare

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Dal Veneto alla Puglia, passando per la riviera romagnola, un nuovo pericolo si abbatte sull'Italia: il granchio blu americano. Pericoloso ma buonissimo e prelibato. Le acque dell'Adriatico si stanno riempiendo del crostaceo arrivato dall'oceano atlantico, che sta divorando pesci e reti dei pescatori. Una diffusione incontrollata, favorita dalle acque italiane dolci e calde, che ora è diventata soprattutto un'emergenza economica e politica.

La delegazione leghista al Parlamento europeo ha chiesto alla commissione Ue di adottare le contromisure per arginare i danni ai pescatori e ai crostacei e pesci attaccati dal granchio blu. La prima risposta, invocata dal Carroccio, è l'inserimento del granchio blu tra le specie di pesci che possono essere pescati. Una decisione che darebbe ai pescarecci italiani il potere di difendere le proprie reti dagli attacchi del granchio blu americano. C'è un'altra emergenza da fermare: la mattanza di vongole e cozze. Il granchio blu sta facendo incetta di tutti gli altri crostacei. Provocando non solo un danno devastante alla biodiversità marina del bacino del Mediterraneo ma soprattutto alla pesca italiana. Si stima che la presenza del granchio blu sia aumentata nell'ultimo anno del 2000%. In Veneto la giunta guidata da Luca Zaia ha attivato un'unità di crisi per affrontare l'emergenza. Rosanna Conte, europarlamentare della Lega del Veneto e coordinatrice italiana in commissione Pesca, al Giornale spiega: «Siamo in presenza di una minaccia per la pesca italiana e per le nostre comunità costiere. Già due anni fa segnalai alla Commissione il problema. Il granchio blu attacca le reti dei pescatori e divora vongole, cozze e ostriche, anche degli allevamenti. Come Lega al Parlamento Europeo abbiamo chiesto alla Commissione Europea di riconoscere il granchio blu tra le specie invasive alloctone di rilevanza unionale, così da consentire agli Stati di adottare misure (come la pesca) per contenerne la diffusione, e di sostenere i pescatori e gli allevatori colpiti da quest'emergenza».

Oltre il Veneto, le regioni più colpite sono Emilia Romagna e Liguria. Ma pare che il granchio blu sia arrivato ormai fino alla Puglia. Ci sarebbero stati i primi avvistamenti. Tra le soluzioni il modello da seguire sarebbe quello tunisino. Dove il granchio blu è commerciabile e pescabile A Bruxelles la Lega si sta muovendo in questa direzione: «Ho chiesto alla Commissione europea di inserirlo con urgenza tra le specie invasive alloctone di rilevanza unionale», annuncia Massimo Casanova, europarlamentare del Carroccio e primo firmatario dell'interrogazione urgente depositata all'assemblea di Bruxelles. «Servono provvedimenti urgenti della Commissione, chiamata a fornire indicazioni utili agli Stati membri, con particolare riferimento all'area del bacino del Mediterraneo e del mare Adriatico», sottolinea l'esponente leghista.

L'Italia si arma contro il granchio americano.

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