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I media di sinistra ormai rassegnati: esecutivo solido e il centrodestra convince gli italiani

I principali quotidiani di area progressista sparano in prima pagina due sondaggi che dimostrano la solidità del governo e allontanano le speculazioni su presunte fibrillazioni nella maggioranza

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Per La Stampa «la premier sorride». E Repubblica certifica: «Il centrodestra sull'onda della stabilità». I principali quotidiani di area progressista sparano in prima pagina due sondaggi che dimostrano la solidità del governo e allontanano le speculazioni su presunte fibrillazioni nella maggioranza, alimentate nelle ultime settimane proprio dalla stampa progressista. I numeri non mentono. La compattezza dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni è un dato acquisito, almeno leggendo i risultati delle rilevazioni pubblicate dai due giornali del gruppo Gedi.

Il quotidiano torinese diretto da Massimo Giannini sceglie di aprire l'edizione di ieri con il sondaggio di Euromedia Research di Alessandra Ghisleri. La sondaggista, soprannominata «la maga dei numeri», firma il pezzo di apertura della Stampa. Giannini titola sotto la testata: «Governo Meloni, la fiducia resta alta». In prima pagina su Repubblica c'è l'analisi di Ilvo Diamanti di Demos. Il titolo principale svia l'attenzione dalla solidità del centrodestra: «All'opposizione s'allarga la forbice tra Pd e M5s». Ma la seconda riga della titolazione interna non può che sottolineare la vera notizia che emerge dal sondaggio. «Il centrodestra sull'onda della stabilità», appunto. Segue discettazione di Diamanti sull'attuale fase di transizione politica che stiamo vivendo, tutta contraddistinta dalla stabilità e dalla fine delle convulsioni dovute alle leadership personalistiche. L'immagine più fedele del quadro politico ce la restituiscono i numeri. Il 51% degli intervistati seppellisce le speranze delle opposizioni e crede che il governo durerà «fino alla fine della legislatura». A dispetto della tendenza quasi fisiologica, che vede di solito un calo dei consensi di chi è al governo, Fratelli d'Italia si conferma stabilmente come primo partito al 29%. Tre punti percentuali in più rispetto al 26% delle politiche di settembre 2022. Stabili anche Forza Italia e Lega. Gli azzurri sono al 7,8% e il Carroccio all'8%. Il Pd al 20% guadagna tre punti percentuali rispetto al voto delle politiche e stacca il M5s, che resta fermo al 15,2%.

In crisi la leadership di Conte. Nel gradimento dei leader l'ex premier è al 38%, superato dal coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, al 39%. Il ministro degli Esteri, ospite di Fenix, l'evento dei giovani di Fdi, cita Berlusconi: «Ragazzi combattete per le vostre idee. Perché chi combatte credendoci vince, come diceva Silvio Berlusconi». I giovani meloniani intonano il coro «Silvio, Silvio». Come gradimento Meloni (54%) è seconda solo a Mario Draghi al 57%. La segretaria dem Elly Schlein, con il 31%, è dietro a Emma Bonino che gode del 37% di preferenza. Anche per Ghisleri circa la metà degli italiani, il 49,5%, crede che il governo sia stabile. L'indice di fiducia di Meloni è sempre sopra al 40%. Eloquente il grafico de La Stampa sulle intenzioni di voto relative alle coalizioni: il centrodestra è al 45,2% e il centrosinistra arranca al 24,6%. Fdi è al 29% anche per la Ghisleri, mentre Fi e Lega sono rispettivamente al 7% e all'8,4%. Il segretario della Lega Matteo Salvini smentisce ogni tipo di tensione in maggioranza. «Faccio cadere i governi d'estate? No quest'anno abbiamo tanti cantieri da seguire», dice Salvini a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1.

Secondo Euromedia Research il Pd è al 20,2% e perde un punto percentuale in favore del M5s, che si attesta al 16,2% in risalita dell'1,2%. Azione e Italia Viva sommate arrivano all'8,6% per Ghisleri e al 6,3% per Diamanti. Su La Stampa anche un quesito sul Mes: il 38,9% degli intervistati è a favore, il 27,6% è contrario, il 33,5% non sa o non risponde.

Ma la maggioranza degli elettori di Lega e Fdi è contraria al Meccanismo.

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