Cronaca nera

Kata, 5 anni, scomparsa. Setacciati fiumi e strade. Non escluso il rapimento

La mamma non l'ha trovata al suo rientro. La telefonata a un'amica: "Lei è con me"

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Kata, 5 anni, scomparsa. Setacciati fiumi e strade. Non escluso il rapimento

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Volatilizzata nel giro di quindici minuti. A tanto ammonta la «finestra» che ha inghiottito la piccola Kataleya Mia Alvarez, cinque anni, di origini peruviane, scomparsa sabato pomeriggio da uno stabile occupato a Novoli, periferia di Firenze. Della bambina non si hanno più notizie dalle 15,15 di due giorni fa, quando la mamma Caterina è tornata dal lavoro e non l'ha trovata nella stanza dove viveva con alcuni parenti. La donna ha fatto scattare l'allarme e la macchina dei soccorsi si è messa subito in azione, coinvolgendo sia le forze dell'ordine sia la folta comunità peruviana fiorentina, ma a distanza di quasi 48 ore dalla sua scomparsa, di Kataleya non c'è alcuna traccia.

Mentre gli inquirenti controllano le telecamere di sicurezza e gli uomini in divisa perlustrano palmo a palmo la zona incluso il vicino torrente Mugnone e il parco delle Cascine - col passare delle ore le speranze che la piccola si sia allontanata volontariamente o che si sia smarrita si fanno sempre più fievoli, per lasciare spazio all'ipotesi di un rapimento o di un incontro fatale. La piccola vive con la madre e altri parenti (il padre è invece rinchiuso nel carcere di Sollicciano) all'interno dell'ex hotel Astor, in via Maragliano, uno stabile occupato da famiglie di diversa provenienza: un melting pot di circa un centinaio di persone, tra cui una trentina di bambini.

Secondo una prima ricostruzione, Kataleya era stata affidata allo zio ma era andata a giocare assieme ad altri piccoli, poi dopo un bisticcio con un'altra bambina è rimasta da sola: «Giocavano nel cortile, mia figlia mi ha detto che hanno litigato e lei è salita a casa» ha raccontato un'amica della mamma. Quando Caterina è tornata a casa - fa la commessa in un supermarket del centro - non ha più trovato la figlia, e dopo averla cercata invano si è recata dai carabinieri. «Indaghiamo in tutte le direzioni e tutte le ipotesi sono aperte, anche il rapimento» ha confermato il generale dei carabinieri Gabriele Vitagliano, del comando provinciale di Firenze. Nello stabile sono state effettuate tre perquisizioni, una sabato notte, una ieri mattina e una nel pomeriggio con le unità cinofile, ma della bimba non ci sono tracce. Al momento della sparizione Kataleya indossava una maglietta bianca e pantaloni viola.

Sin dalle prime ore, le ricerche si sono concentrate tra via Maragliano, via Boccherini e via Monteverdi, le strade limitrofe all'ex hotel occupato dall'anno scorso. Vi hanno preso parte anche i vigili del fuoco e la comunità peruviana, mentre prima di cedere alla stanchezza, accusando un malore, la madre Caterina ha seguito le ricerche in strada insieme ad alcune connazionali. «Ho paura che sia stata portata via da qualcuno» avrebbe affermato, con riferimento al fatto che la famiglia del fratello - che vive nello stesso stabile - negli ultimi tempi aveva avuto discussioni e screzi con altri inquilini: appena pochi giorni fa erano stati aggrediti e costretti a barricarsi in una stanza mentre altri cercavano di sfondare la porta, armati di coltelli. E così, mentre ieri le forze dell'ordine hanno rivoltato l'ex hotel come un calzino, gli inquirenti continuano a scavare nelle vite degli inquilini dello stabile alla ricerca di un movente, verificando le segnalazioni arrivate al 112. Tutte piste che però finora non hanno avuto riscontro. L'unica potenzialmente concreta è una telefonata al numero di un'amica della mamma: «Tua figlia è con me», avrebbe detto una voce, pensando di parlare con Caterina. Poi più nulla. Le immagini delle telecamere hanno mostrato Kataleya che entrava nel cortile ma non che usciva, quindi sarebbe lecito pensare sia ancora all'interno.

Però la struttura ha diversi ingressi e uscite, non tutti visibili da occhi elettronici.

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