Politica estera

L'editore del tabloid: ho fatto la talpa per Trump

Si mette male per Donald Trump il processo per il caso della pornostar Stormy Daniels, alla quale avrebbe pagato 130mila dollari per assicurarsi il suo silenzio su una loro relazione

L'editore del tabloid: ho fatto la talpa per Trump

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Si mette male per Donald Trump il processo per il caso della pornostar Stormy Daniels, alla quale avrebbe pagato 130mila dollari per assicurarsi il suo silenzio su una loro relazione in vista delle elezioni presidenziali del 2016. David Pecker, ex amico del tycoon ed editore del tabloid National Enquirer, ha ammesso che in un incontro alla Trump Tower nell'agosto 2015 il futuro presidente degli Usa e il suo avvocato Michael Cohen gli chiesero cosa potesse fare «per aiutare la campagna» presidenziale di The Donald. Pecker ha ammesso in aula di essere stato «gli occhi e le orecchie» di Trump durante i vari incontri in ambienti che contavano e di avergli offerto di pubblicare storie che avrebbero danneggiato la sua avversaria alle presidenziali del 2016, Hillary Clinton, e i rivali alle primarie, e confezionare storie che esaltassero il tycoon.

Il giudice Juan Merchan ha dovuto decidere anche se Trump ha violato il divieto di attaccare la corte e i testimoni al processo Daniels. Il tycoon, nei giorni scorsi, aveva criticato pesantemente sui social il suo ex avvocato Michael Cohen, l'uomo che ha confessato di aver anticipato i soldi per comprare il silenzio della pornostar Stormy Daniels, che nel 2016 aveva minacciato di rivelare di aver avuto nel 2006 un rapporto sessuale con Trump. Lunedì l'ex presidente era tornato a parlare di «caccia alle streghe» e di «interferenza elettorale». Merchan si è irritato quando l'avvocato di Trump Todd Blanche ha sostenuto che Trump non merita di essere punito perché aveva solo risposto ad attacchi che aveva ricevuto da parte del testimone, l'ex avvocato del tycoon Michael Cohen. Ma quando il giudice ha invitato Blanche a fornire documentazione di questi attacchi, l'avvocato non è stato in grado di rispondere. «Lei non ha presentato niente - gli ha detto il giudice - gliel'ho chiesto dalle otto alle nove volte. Lei sta perdendo tutta la credibilità davanti alla corte».

«Questo è un processo farsa - aveva scritto Trump su Truth - e il giudice dovrebbe ricusare se stesso».

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