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Renzi ancora contro "Report". Nuova memoria sul video all'autogrill

Il leader Iv torna alla carica: troppe contraddizioni nel racconto

Renzi ancora contro "Report". Nuova memoria sul video all'autogrill

La querelle sul caso Autogrill e sul video che riprese l'ex premier Matteo Renzi a colloquio con lo 007 Marco Mancini, ex Sismi e Dis, poi «pensionato» a luglio 2021 proprio per le polemiche seguite alla vicenda, non è ancora finita. Renzi, infatti, spiega una nota dell'ufficio stampa di Italia Viva, «depositerà alla procura di Roma quest'oggi (ieri, ndr) una ulteriore memoria sulla vicenda Autogrill che dimostra in modo inoppugnabile le clamorose contraddizioni del racconto di Report. Il senatore Renzi - che in queste settimane ha seguito personalmente gli sviluppi della vicenda - attende con curiosità e fiducia le risultanze della perizia e conferma la piena fiducia nell'azione degli inquirenti. E, ovviamente, il senatore Renzi si attiene rigorosamente e scrupolosamente ai vincoli del segreto istruttorio e del segreto di stato».

A girare il video, il 23 dicembre di due anni fa, nel pieno della crisi del Conte-bis, sarebbe stata una professoressa ferma ad attendere che l'anziano padre tornasse dalla toilette. La donna, che aveva riconosciuto solo Renzi, avrebbe poi spedito il video prima al Fatto Quotidiano, pochi giorni dopo, e poi a Report che, a maggio dello scorso anno, lo mandò in onda scatenando le polemiche. Per Renzi è difficile credere che una cittadina abbia casualmente assistito all'incontro e che lo abbia filmato senza che le due scorte presenti se ne accorgessero. E così, alla procura di Roma - che indaga l'autrice del video per diffusione di riprese e registrazioni fraudolente - ora manda una nuova memoria, dopo aver chiesto in un esposto di controllare celle telefoniche e telecamere dell'Autogrill per accertare che la prof e suo padre fossero davvero lì quel giorno. Il senatore di Italia Viva è sicuro che la versione di Report e della professoressa manchi di coerenza. E, certo delle sue ragioni in questa storia, è partito all'attacco. Mancini, per sua stessa ammissione, ha dovuto lasciare il lavoro per la troppa esposizione mediatica seguita al caso. Renzi è finito coinvolto in speculazioni sui perché di quell'incontro tre settimane prima che Iv ritirasse i propri ministri dall'esecutivo di Conte.

E adesso l'ex sindaco di Firenze vuole vederci chiaro su una vicenda i cui contorni non lo hanno mai convinto.

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