Politica

Lite sul simbolo Gli ex Ncd al Pd: andiamo da soli, anzi con voi

Roma Col Pd sì, col Pd no. Sembrava pronto a scoppiare un nuovo caso intorno al simbolo della lista «Civica popolare» di Beatrice Lorenzin, Pierferdinando Casini e Lorenzo Dellai. Un fiore, ma non uno qualsiasi: una margherita. Una scelta che non sarebbe piaciuta ai legali della defunta Margherita che avrebbero lamentato una violazione di copyright. E la polemica ieri si è alzata al punto che i rumors raccontavano di un improbabile quanto inverosimile rottura con il Pd, proprio nelle ore in cui Matteo Renzi è alle prese con la grana Bonino. Stavolta, però, a valutare l'uscita dalla coalizione col Pd, sarebbero stati proprio Lorenzin e Dellai, per ripicca sulla battaglia intorno all'innocuo fiore. In verità già in serata la situazione si andava ricomponendo. «Noi siamo nel centrosinistra», assicurano alla vigilia della presentazione della lista che dovrebbe rimanere nella coalizione. Però il caso non è del tutto rientrato, anche se i centristi assicurano che non dovrebbero esserci conflitti, avendo loro scelto di utilizzare la Margherita usata in Trentino nel 1998 e riproposta, senza polemiche, già nel 2013. I liquidatori del defunto partito, però, avrebbero informato il Viminale e minaccerebbero comunque di opporsi. I guai, in casa Pd, non finiscono mai.

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