Politica estera

Londra assesta uno schiaffo ad Atene. Il Partenone è un caso diplomatico

Il Primo Ministro greco in tv chiede la restituzione dei frammenti "rubati" al British Museum. L'ira di Sunak: "È qui che devono restare"

Londra assesta uno schiaffo ad Atene. Il Partenone è un caso diplomatico

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La disputa sul Partenone incrina i rapporti tra Regno Unito e Grecia. Nuovo incidente diplomatico ieri tra Londra e Atene dopo l'intervista domenicale rilasciata dal Primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis alla BBC. Nel corso della trasmissione il Premier aveva chiesto che i frammenti del Partenone esposti al British Museum fossero restituiti alla Grecia dopo essere stati «praticamente rubati» dagli Inglesi.

«Tenerli a Londra è come tagliare a metà la Monna Lisa» aveva dichiarato Mitsotakis invitando il British Museum ad avviare una collaborazione in modo che la gente potesse ammirarli nella loro madrepatria. Apriti cielo. Benché non sia certo la prima volta che il governo greco chiede la loro restituzione a quello inglese, stavolta il Premier britannico Rishi Sunak non l'ha presa bene ed ha annullato l'incontro ufficiale fissato per ieri con il collega greco. Downing Street aveva ricevuto formali garanzie che la controparte non avrebbe nuovamente affrontato pubblicamente il problema durante la visita, assicurazione ieri smentita dai greci. Sulle sculture portate nel Regno Unito dal diplomatico inglese Lord Elgin all'inizio del 19esimo secolo, che sono ospitate al British Museum fin dal 1832 - a parte una prestata nel 2014 ad un museo russo - si apre una pesante frattura politica che rischia di compromettere le relazioni tra Atene e Londra. Sulla questione i due governi hanno posizioni diverse su cui discutono da anni, ma l'incontro di questa settimana doveva vertere su altri temi. Il ministro greco Adonis Georgiadis ha definito l'incidente come «una brutta giornata per i rapporti tra i due Paesi» dopo che Mitsotakis aveva declinato l'invito da parte del governo d'incontrare il vice Primo Ministro Oliver Dowden al posto di Sunak. I britannici si sono detti rammaricati, ma non hanno voluto rilasciare ulteriori commenti anche dopo che sempre Georgiadis ha definito la mossa di Sunak «un errore». «Pur confermando il rispetto per il popolo britannico e l'amicizia tra i due Paesi - ha dichiarato il politico - quello che il nostro Primo Ministro ha sostenuto nell'intervista non è solo la sua opinione ma quella di 11 milioni di greci». Sull'altro fronte, il Premier Sunak ha sempre difeso il diritto delle sculture di rimanere a Londra. «La nostra posizione è chiara - ha fatto sapere alla BBC un membro del partito - queste opere sono parte della collezione permanente del British Museum e qui devono restare». Non dello stesso parere Lord Vaizey che presiede la commissione consultiva del Parthenon Project e che ha definito «strana» la cancellazione dell'incontro tra Sunak e Mitsotakis. «Il problema è che qualsiasi sondaggio racconta che l'opinione pubblica britannica ritiene che le sculture vadano restituite» ha detto. «Litigare con un alleato della Nato a causa di un programma tv mostra quanto sia debole Rishi Sunak» ha commentato il portavoce del Labour. Ieri il Premier greco, decisamente infastidito, ha fatto ritorno in patria mentre un suo portavoce ha fatto sapere che il governo non intende inasprire la disputa «con un Paese con cui si hanno buoni rapporti».

La frittata però è fatta.

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