Politica internazionale

La missione è un successo diplomatico e la sinistra (italiana e Usa) ci resta male

Il "Washington Post": "Esecutivo estremista". Crisi di nervi anche da noi

La missione è un successo diplomatico e la sinistra (italiana e Usa) ci resta male

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La sinistra italiana e i media liberal americani non si rassegnano al successo della missione di Giorgia Meloni e del governo italiano negli Stati Uniti e non nascondono il loro fastidio per il faccia a faccia tra la premier e Biden.

Il New York Times ha pubblicato un commento intitolato «Ciò che sta accadendo in Italia fa paura. E si sta diffondendo» in cui si legge che «il governo di Meloni non è solo nativista, ma ha anche una forte vena autoritaria». L'articolo, firmato dallo storico David Broder, è un duro attacco al governo italiano accusando la premier di voler «seppellire l'eredità antifascista della Resistenza» e riunire le destre europee «dietro una risentita politica identitaria». Il riferimento a «radici mussoliniane» è una vecchia ossessione di Broder che lo scorso anno firmava un altro commento intitolato «Il futuro è l'Italia, ed è desolante» parlando di una «tradizione culturale e politica post-fascista» del partito della premier. Il Washington Post definisce invece la Meloni un «leader di estrema destra» sostenendo che «il governo Meloni è accusato di aggressive campagne contro i giornalisti di sinistra in Rai» e «ha fatto causa ad altri giornalisti» con un riferimento a Roberto Saviano. Secondo il quotidiano della capitale americana, grazie al sostegno incondizionato alla causa ucraina, Meloni è «entrata nel club ristretto dei leader di estrema destra invitati alla Casa Bianca da Joe Biden». Anche il Seattle Time definisce la Meloni «capo del primo governo italiano di estrema destra dalla fine della Seconda Guerra Mondiale» mentre Lucia Annunziata su la Stampa scrive un lungo articolo intitolato «Meloni Giano bifronte» sostenendo «l'equilibrismo internazionale della premier double-face».

Immancabile il tweet di Rula Jebreal: «quando il primo ministro italiano di estrema destra Meloni incontrerà il presidente Usa oggi, ricorderà la sua difesa di Putin, definendo Obama il peggior capo di stato americano, facendo pressioni contro le sanzioni, attaccando la politica estera del presidente Biden alla vigilia della guerra in Ucraina e appoggiando i fascisti americani ed europei». La Jebreal ha poi condiviso un tweet del giornalista Paolo Berizzi secondo cui «l'autorevolezza del Washington Post è certificata e fuori discussione. Ma che Giorgia Meloni sia di estrema destra e in quanto tale aggressiva con i giornalisti di sinistra e con coloro che dissentono, lo si dice (non in molti) da anni. È che adesso i nodi vengono al pettine». Riesce a fare peggio Il Fatto Quotidiano che titola «Meloni fa la secchiona in ginocchio da re Biden».

Angelo Bonelli dei Verdi arriva invece a tirare in ballo Donald Trump per la mancata conferenza stampa di Biden e la Meloni: «nessuna conferenza stampa della premier italiana congiunta con il presidente USA. Uno sgarbo mai visto e un segnale di grande debolezza: avrà ricevuto richiesta da Trump?»

Intanto l'Italia dimostra di essere tutt'altro che isolata con buona pace di chi da mesi dipingeva il governo di centrodestra come privo di appoggi a livello internazionale.

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