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Moldavo studente in due scuole: in realta spacciava

Serenella BettinMoldavo finto studente e vero spacciatore. Sava Parfeni, 20 anni, moldavo, si era iscritto in una scuola di San Vito al Tagliamento in provincia di Pordenone, ma lui, in quell'istituto, non aveva mai seguito neanche una lezione. L'iscrizione gli serviva come pretesto per la sua fiorente attività di spaccio. Grazie alla frequentazione delle aule adescava ragazzini, tutti minorenni: li ingannava, poi se qualcuno non pagava lo minacciava. I nuovi baby clienti li approcciava con delicatezza e a quelli insicuri offriva la possibilità di provare la droga gratis. Almeno 400 le cessioni tra hashish e marijuana per un ricavo di diverse migliaia di euro.La sua attività il moldavo l'aveva cominciata in Veneto dove era diventato il pusher degli studenti, il più efficiente spacciatore per minorenni in due scuole di Portogruaro. Nonostante i suoi 20 anni, la sua faccia da ragazzino gli consentiva di fingersi alunno mischiandosi tra gli allievi dell'istituto tecnico industriale «Leonardo Da Vinci» e dell'istituto professionale per l'industria e artigianato «D'Alessi». Frequentava gli ambienti di queste due scuole, ma non ne era iscritto. Evidentemente, però, non contento aveva effettuato l'iscrizione all'Ipsia di San Vito al Tagliamento, ai confini con il Veneto, così da ampliare il suo mercato. Oltre garantire anche l'offerta nei parchi pubblici di Concordia Sagittaria, nel veneziano. Questo fino a quando l'altra mattina i Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Portogruaro l'hanno arrestato eseguendo l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, come richiesto dal pm e come disposto dal Gip di Pordenone. Le indagini nei confronti di Parfeni erano partite a settembre 2015. Il moldavo agiva da solo, senza complici e questo ha reso più difficile l'identificazione.

I Carabinieri all'inizio dell'anno scolastico hanno cominciato a setacciare gli interi istituti scolastici, in divisa e in borghese, raccogliendo le testimonianze dei ragazzini, sequestrando loro la droga fino a che non hanno chiuso il cerchio su Parfeni che stupidamente sperava di non essere scoperto.

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