Elezioni politiche 2022

Nelle città i derby dei big. Ma quante sfide indirette

Col Rosatellum numerosi confronti a distanza dove i candidati non si contenderanno il seggio

Nelle città i derby dei big. Ma quante sfide indirette

Sfide sì, ma perlopiù a distanza. La legge elettorale attuale mette gli avversari uno di fronte all'altro nello stesso collegio, ma con confronti indiretti, ovvero non si giocheranno il seggio. Pochi i derby ricchi di suspence, dunque, e le grandi sfide dei big si riducono a scontri a distanza solo sulla carta in quanto viaggiano su binari differenti. Ci sono leader di partito che si affrontano in un testa a testa all'uninominale, dove chi arriva primo «prende tutto» (cioè il seggio in palio). Altri invece si sfidano come capolista nel proporzionale cercando di trainare il proprio partito in quel collegio.

A Roma la sfida più attesa è quella tra la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, che correranno nel proporzionale come capilista.

Nel collegio uninominale di Roma Centro, per un posto al Senato, la sfida è tra Carlo Calenda, leader di Azione ed Emma Bonino, candidata bandiera di +Europa (coalizione di centrosinistra), freschi di rottura. Alla Camera Paolo Ciani dovrebbe vedersela con la ministra uscente per le pari opportunità, Elena Bonetti. Ex Pd, dal 2019 è entrata in Italia Viva seguendo Matteo Renzi. I due si contendono il collegio 1, quello del I, II e Garbatella. A Roma Est l'assessore Andrea Catarci troverà l'avvocata Giulio Bongiorno.

A Milano il derby si giocherà tra due economisti di punta delle due coalizioni avversarie: Carlo Cottarelli, ex Mr Spending Review in corsa per Pd e +Europa e Giulio Tremonti, il presidente dell'Aspen Institute già ministro dell'Economia, per il centrodestra. Tuttavia, Cottarelli sarà in corsa come capolista al proporzionale della Camera. Tremonti all'uninominale del Senato. Poi, almeno sulla carta, nei collegi cittadini di Milano saranno candidati praticamente tutti i leader dei principali partiti. Capilista nel proporzionale di Montecitorio saranno Enrico Letta (Pd), Matteo Salvini (Lega) e Giuseppe Conte (M5s). Sfida per Palazzo Madama, anche se non frontale trattandosi di proporzionale, tra Silvio Berlusconi (Fi) e Matteo Renzi (Iv).

Nella ex Stalingrado d'Italia cioè Sesto San Giovanni si contenderanno un collegio al Senato due «figli d'arte»: per il centrodestra, l'esponente di Fdi Isabella Rauti, ex moglie di Alemanno e soprattutto figlia dell'ex «leader alternativo» dell'Msi Pino Rauti e per la coalizione guidata dal Pd, Emanuele Fiano, ebreo e figlio di Nedo, sopravvissuto ai nazisti.

Scongiurata la lotta «fratricida» tra i fratelli Craxi. Pareva, infatti, che Stefania fosse candidata per il centrodestra e Bobo per il centrosinistra nell'uninominale di Palermo (Camera). Ma alla fine, la presidente della commissione Affari Esteri di Palazzo Madama è stata spostata a Gela (Senato). A Bologna si intravedono già scintille tra Pier Ferdinando Casini, da trentanove anni in Parlamento, candidato per la seconda legislatura di fila in città in quota Pd e il deputato uscente e sindaco di Sutri Vittorio Sgarbi. A Napoli, nello stesso plurinominale corrono il leader M5s Giuseppe Conte, la ministra del Sud Mara Carfagna e il ministro della Salute Roberto Speranza (proporzionale Camera).

Nel collegio uninominale di Napoli-Centro il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, con il suo braccio destro Vincenzo Spadafora che proverà a tenere alta la bandiera del centrosinistra a Napoli-Casoria. Nel proporzionale partenopeo per un seggio al Senato anche il ministro della Cultura Dario Franceschini. Tutte sfide indirette. La Basilicata, a sorpresa, sarà terra di elezione anche per alcuni big non proprio lucani. La presidente del Senato Elisabetta Casellati correrà in un uninominale locale, mentre il leader della Lega Salvini sarà capolista nel proporzionale di Palazzo Madama.

Anche Di Maio sarà candidato qui, con la sua lista Insieme per il Futuro, nel proporzionale della Camera.

Sfida decisa all'ultimo minuto sarà quella tra due ex governatori della regione: Vito De Filippo, Pd e Marcello Pittella, Terzo Polo, si contenderanno due seggi nel proporzionale del Senato, lo stesso dove corre Salvini.

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