Cronache

Niente più batteri in mare. Bagno libero in Romagna

Tornati nella norma i valori dell'escherichia coli. I sindaci: "Danno d'immagine in piena stagione"

Niente più batteri in mare. Bagno libero in Romagna

I sindaci romagnoli revocano i divieti di balneazione emessi per diversi punti della costa dopo l'allarme sul batterio escherichia coli nelle acque di molte località balneari.

Ieri la decisione dopo aver verificato che i valori sono rientrati nella norma: «La soglia limite del batterio - fa sapere l'Arpae - che è di 500 cfu per 100 ml di acqua, raggiunge oggi al massimo 135, ma nella maggior parte degli ultimi prelievi effettuati da Arpae non supera i 20-30 o anche meno». Per gli esperti, le cause dei dati anomali del 26 luglio sarebbero da ricondurre alla compresenza eccezionale di caldo, innalzamento della temperatura del mare, scarsa ventilazione e siccità, con un apporto idrico dei fiumi al mare estremamente ridotto. «Si è comunque trattato - dicono dalla Regione - di un evento straordinario che, in base alle serie storiche, difficilmente potrà ripetersi, soprattutto d'ora in avanti con il progredire della stagione estiva».

Ma i sindaci di Rimini, Riccione, Bellaria-Igea Marina, Cattolica e Misano Adriatico che che si sono riuniti ieri per revocare i temporanei divieti di balneazione dicono che «non sono emersi elementi certi circa i motivi dello sforamento dei parametri normativi» in grado «di risolvere i dubbi del caso accaduto in assenza di qualunque causa endogena o esogena nota finora». Su questo Regione, Arpae e Ausl «devono approfondire scientificamente i fatti per individuare un'ipotesi in grado di evitare per il futuro che accadono eventi improvvisi come questo. E approfondire significa anche ripercorrere con attenzione l'intera filiera che dal prelievo in mare porta il campione in laboratorio, senza escludere a priori alcuna ipotesi». La sindaca di Cattolica Franca Foronchi si dice preoccupata per il «danno di immagine» in piena stagione: «È stato grande, la comunicazione è stata penalizzante per noi. Speravo in una maggiore celerità: i valori erano a posto già ieri e solo oggi abbiamo potuto emettere l'ordinanza. Se già ieri sera avessimo avuto i risultati, stamattina avremmo potuto riaprire».

C'era il timore di disdette che però non ci sono state, e la revoca dei divieti ieri ha tranquillizzato gli albergatori. «Il mio numero di cellulare ce l'hanno circa 150 albergatori - ha detto l'assessore al Turismo regionale Andrea Corsini -. Non ho ricevuto nessun messaggio di un albergatore che mi abbia detto che ha avuto delle disdette, ma non escludo che ci possano essere. Oggi è una bella giornata», aggiunge, gli sforamenti dei parametri «sono notizie che vanno ovviamente date», nonostante creino «allarme, ma che testimoniano come noi monitoriamo costantemente la qualità delle acque a tutela dei nostri turisti, dei nostri operatori».

Comunque i bagnanti non hanno rinunciato a godersi il mare. Del resto anche di fronte a divieti di balneazione che erano già stati emessi per il rischio batterico prima della recente riqualificazione delle fogne, molti non avevano comunque dato retta all'indicazione.

«Due giorni fa si era diffusa la voce che avrebbero interdetto la balneazione anche a Rimini - spiega al Giornale un turista - Tante persone erano in acqua, anche perché non ci sono stati annunci nelle spiagge, i bagnini non davano questa informazione. Io ho fatto bagno con un po' di preoccupazione. Di certo gli alberghi qui stanno registrando il tutto esaurito, sarebbe un grande problema per il turismo se dovessero emettere altri divieti».

«Alla fine si può dire che c'è stato tanto rumore per nulla» commenta infine Battistoni, presidente del Sib Emilia Romagna Confcommercio, il sindaco italiano dei balneari, che nei giorni scorsi ha temuto un nuovo allarme per il turismo. «Non è accaduto nulla di grave, già altre volte era capitato, può succedere.

In fondo il tutto è durato un giorno e mezzo».

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