Guerra in Ucraina

Il leader e il suo vice, l'uomo delle finanze e i veterani di guerra: così la milizia ha perso il suo stato maggiore

Decapitato lo stato maggiore di Wagner dal proprietario Evgenij Prigozhin, al comandante operativo e vero fondatore, Dmitry Utkin, fino al responsabile finanziario, Valery Chekalov oltre alle guardie del corpo

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Decapitato lo stato maggiore di Wagner dal proprietario Evgenij Prigozhin, al comandante operativo e vero fondatore, Dmitry Utkin, fino al responsabile finanziario, Valery Chekalov oltre alle guardie del corpo. Delle dieci vittime a bordo del jet precipitato sulla rotta fra Mosca e Pietroburgo tre sono membri dell'equipaggio compresa l'unica donna Kristina Raspopova.

Prigozhin il numero uno, 62 anni, era un morto che camminava dalla marcia da ducetto su Mosca, esattamente due mesi fa, interrotta all'ultimo momento. Dopo il crollo dell'Unione sovietica sfornava hot dog a San Pietroburgo, suo primo business di successo, dopo nove anni di galera come giovane ladro. L'ex ladruncolo si è ben presto allargato con catene di ristoranti di grido come il galleggiante New Island dove Vladimir Putin, eletto presidente, festeggiava il compleanno o invitava a cena il capo di stato francese Jacques Chirac. Anche George W. Bush, allora inquilino della Casa Bianca è stato servito da Prigozhin, che ben presto si guadagna l'appellativo di «cuoco» di Putin, non solo per la cucina, ma per i lavori sporchi in giro per il mondo. Nel 2014, all'inizio della rivolta armata filo russa nel Donbass, finanzia la Wagner, una società di sicurezza privata, che assolda mercenari. Ben presto si espande in Africa curando indirettamente gli interessi del Cremlino dalla Libia alla Repubblica Centrafricana, al Mali.

Durante la sanguinosa battaglia per Bakhmut punta il dito con insulti e accuse pesantissime contro il ministro della Difesa Sergei Shoigu e il capo di Stato maggiore, Valery Gerasimov, che se la legano al dito. L'ultima apparizione tre giorni fa, come sempre in tenuta da combattimento, in un video da qualche sperduto deserto del Sahel dove annuncia di voler continuare «a rendere la Russia sempre più grande». A bordo dell'aereo precipitato c'era anche Dmitry Utkin, 53 anni, il vero fondatore della Wagner nel 2014 e comandante militare. Ex tenente colonnello dei corpi speciali del Gru, il servizio segreto militare russo. Sul collo aveva tatuato il simbolo delle SS ed è stato lui a utilizzare il suo nome di battaglia, Wagner, del compositore tedesco preferito da Hitler, per la compagnia militare privata di Prigozhin. All'inizio del conflitto nel 2014 si è trasferito nel Donbass con parte del «Corpo slavo» fondato ad Hong Kong da un'altra società di sicurezza russa per «proteggere i pozzi e gli oleodottti in Siria» durante la guerra civile. Utkin era un seguace della «Rodnover», la fede messianica slava. In Siria ha combattuto e perso uomini a Palmira. Nel 2016 era al Cremlino per la celebrazione della giornata degli eroi della patria e ha ricevuto l'Ordine del coraggio. Una foto lo immortala con altri decorati assieme a Putin. Un anno dopo finisce sotto le sanzioni degli Stati Uniti. Spietato in battaglia ha lanciato la Wagner nel mattatoio di Bakhmut perdendo anche 100 uomini al giorno.

La terza vittima eccellente è Valery Chekalov, 47 anni, il braccio destro finanziario di Prigozhin per la Wagner. In luglio gli Usa lo hanno sanzionato perché Rover, il suo nome di battaglia, gestiva gli affari del gruppo e la logistica comprese le forniture di armi. Chekalov si è occupato delle commesse miliardarie per rifornire le mense delle forze armate russe e delle scuole. In Siria, come azionista della società Evropolis, aveva organizzato gli investimenti nel campo petrolifero. Oltre all'aspetto finanziario era il responsabile della sicurezza personale di Prigozhin.

A bordo sono morte anche tre guardie del corpo del cuoco di Putin, veterani dei fronti più duri delle guerre di Wagner. Sergey Propustin, 44 anni, era un duro del conflitto in Cecenia che si è arruolato con la Wagner nel 2015. Celibe di Rostov, dove è partita la marcia la Mosca, si è fatto le ossa come esploratore in pericolose missioni. Yevgeny Makaryan, 38 anni, ha combattuto in Siria dove è rimasto ferito nella battaglia di Khasham quando dozzine di mercenari russi, che volevano prendere il controllo di una zona petrolifera controllata dai curdi, sono stati spazzati via dai caccia americani. Nome di battaglia «Makar» avrebbe servito la Wagner anche nella Repubblica Centrafricana. Assieme a Makaryan ha combattuto in Siria un altro uomo della scorta, Nikolay Matuseev.

Uno dei più giovani della sicurezza personale di Prigozhin, era Alexander Totmin, 30 anni, nome di battaglia «Tot», che ha partecipato ad operazioni militari in Sudan.

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