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Ottimismo su Berlusconi. "C'è un miglioramento costante e progressivo"

Si parla di "progressivo e costante miglioramento" di Silvio Berlusconi negli ultimi due giorni e di "cauto ottimismo" dei medici, nel secondo bollettino diffuso dalla direzione sanitaria del San Raffaele

Ottimismo su Berlusconi. "C'è un miglioramento costante e progressivo"

Si parla di «progressivo e costante miglioramento» di Silvio Berlusconi negli ultimi due giorni e di «cauto ottimismo» dei medici, nel secondo bollettino diffuso dalla direzione sanitaria del San Raffaele. Il leader di Forza Italia ha passato la Pasquetta, dopo la Pasqua, nel letto dove è ricoverato da mercoledì, in terapia intensiva. Ma «l'umore è alto», assicurano i parenti e gli amici più stretti che vanno a trovarlo, ha una gran «voglia di tornare al più presto a casa».

L'Adnkronos Salute, riferisce anche che il Cavaliere mantiene «il suo consueto spirito», quell'umorismo fatto di battute e barzellette che racconta nei pranzi privati come in comizi e convention.

Il quadro, certo, è delicato, con la leucemia cronica che l'affligge da tempo e l'infezione polmonare non ancora debellata, nel bollettino medico però si sottolinea che la chemioterapia per la malattia del sangue e gli antibiotici per il secondo problema stanno avendo gli effetti attesi.

All'inizio della giornata, la notizia che l'ex premier aveva passato ancora una «notte tranquilla» sembrava dovesse essere l'unica da parte dei medici curanti, Alberto Zangrillo, direttore delle terapie intensive generale e cardiochirurgica del San Raffaele, che cura Berlusconi da trent'anni e il primario ematologo Fabio Ciceri. Poi, invece, è arrivato inaspettato il tranquillizzante bollettino medico. «Nelle ultime 48 ore si è assistito a un progressivo e costante miglioramento delle funzionalità d'organo monitorate. Le terapie citoriduttiva, antimicrobica e antinfiammatoria stanno producendo i risultati attesi, consentendoci di esprimere un cauto ottimismo. Il presidente Silvio Berlusconi resta ricoverato in ambito intensivo». Il professor Zangrillo è ritornato in ospedale, nel pomeriggio. Ma non ha fatto dichiarazioni: «Quello che dovevo dire l'ho detto», si è limitato a dire. «Il Genoa ha pareggiato, oggi mi girano...», ha concluso.

È, probabilmente, la migliore evoluzione possibile delle condizioni del Cav. Troppo presto per fare previsioni sulle sue dimissioni dal reparto, anche se i dirigenti di Forza Italia che ci hanno parlato per telefono, Antonio Tajani in testa, giurano che pure di là si interessa dell'attività politica, segue i vari dossier e addirittura dà indicazioni ai suoi. «Il presidente Berlusconi - ha detto domenica il capogruppo alla Camera, Paolo Barelli- sta dando prova di avere un fisico eccezionale. I medici, seppur comprensibilmente prudenti, sono soddisfatti della risposta alle terapie somministrate. Penso che avranno però un bel da fare per trattenerlo alle cure perché, conoscendolo, vorrà subito tornare ai suoi impegni di partito».

Marta Fascina, la compagna di Berlusconi e deputata di Fi, non si è mai vista uscire dall'ospedale, da quando mercoledì vi è arrivata in auto con lui. Il giorno di Pasqua è arrivato in ospedale anche suo padre, Orazio. Tutti e cinque i figli del Cav, Marina, Piersilvio, Eleonora, Barbara e Luigi sono venuti spesso in visita al padre e alcuni hanno lanciato all'uscita segnali positivi ai giornalisti assetati di notizie. Ogni giorno, come anche ieri, si sono visti sia il fratello di Silvio, Paolo che l'amico storico e presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. E anche Marina è arrivata in serata. Confalonieri avrebbe confidato ad altri il suo ottimismo, la sua convinzione che anche questa volta il Silvio si riprenderà. Stesso ottimismo mostrato sabato dal fidato consigliere Gianni Letta, che dopo la visita ha detto di averlo trovato meglio di come si aspettasse. Intorno al leader di Fi c'è sempre, insomma, la famiglia allargata. E più da lontano seguono la vicenda i suoi alleati, dalla premier Giorgia Meloni al Capitano Matteo Salvini, i dirigenti e il popolo azzurro, anche gli avversari.

Fuori dal San Raffaele in questi giorni si sono visti gruppi di fan, con bandiere di Fi o striscioni del Monza calcio, ma anche singoli venuti da lontano per portare la loro solidarietà.

Ieri c'era Ettore Fragale, 67enne ex impiegato di banca, che ha viaggiato da Cosenza per 16 ore in autobus e poi metropolitana per raggiungere «zio Silvio» e portare «l'abitino votivo, una bottiglietta con l'acqua santa di San Francesco di Paola e dei santini».

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