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"Il Papa ai lavori del G7 sull'intelligenza artificiale"

L'annuncio della premier in un video: "Lo ringrazio di cuore, è la prima volta di un Pontefice al vertice"

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L'Ucraina da sostenere, certo, e poi la diplomazia da riaccendere per pacificare il Medio Oriente, l'economia da rivitalizzare, il clima da tenere sotto controllo. Ma la novità è un'altra: è un Papa al G7, seduto accanto ai grandi del pianeta, per dire la sua.

«È la prima volta nella storia», dice Giorgia Meloni, «sono onorata e orgogliosa»: Francesco dunque accetta l'invito del governo italiano per il vertice pugliese di Borgo Egnazia. E lo farà fisicamente, «di persona», come precisano dal Vaticano. «Parteciperà alla sezione Outreach - racconta la Meloni - aperta anche ai Paesi ospiti e dedicata all'intelligenza artificiale. Ringrazio di cuore il Santo Padre, che darà lustro alla nostra nazione e all'intero summit».

Di fronte a noi, spiega la premier in un video messaggio attraverso il canale ufficiale tv di Palazzo Chigi, «ci attende la più grande sfida antropologica: la Ai è una fantastica opportunità, però può incidere sugli equilibri globali». Roba da maneggiare con cura, perché «è necessario mettere l'intelligenza artificiale al servizio dell'uomo, con la persona al centro, quindi occorre intervenire sul meccanismo di governance». Perciò, chi meglio del Pontefice per indirizzare i lavori? «Sono convinta che la sua presenza darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio etico e culturale della materia. Credo che sia fondamentale valorizzare la riflessione che la Santa Sede ha iniziato nel 2020».

Quale sarà quindi l'apporto del Pontefice? «In un momento di complessità dello scenario legato all'evoluzione tecnologica, non esiste una sola conoscenza che sola sia capace di risolvere - spiega Padre Paolo Benanti, consigliere di Bergoglio - Il Papa porta la sapienza delle fedi».

Da quattro anni in Vaticano il Rome call for al ethics, con incontri e gruppi di studio, cerca di «dare un'etica agli algoritmi», un progetto che, su iniziativa di monsignor Paglia, ha convinto anche delegazioni ebraiche e musulmane. E Francesco ha più volte invitato scienziati e politici a pregare affinché il progresso della robotica resti al servizio dell'uomo.

Giacca scura, maglia bianca, la Meloni illustra pure gli altri temi del vertice. «Dal primo gennaio 2024 l'Italia ha assunto la presidenza del G7, una responsabilità storica in un periodo particolarmente complesso».

Tante le scommesse. «Le sfide che abbiamo di fronte sono di importanza strategica per il nostro presente e per il nostro futuro. Nel corso di quest'anno si svolgeranno 21 riunioni ministeriali per affrontare i problemi e definire la linea». Appuntamento principale l'incontro tra i leader tra il 13 e il 15 luglio nella splendida Puglia.

Tra i punti, ce n'è uno che sta molto a cuore a Roma, l'emergenza migranti e i rapporti con l'Africa. «Getteremo insieme le basi per costruire relazioni nuove, da pari a pari e di reciproco vantaggio con le nazioni in via di sviluppo di quel continente». C'è un nesso clima-energia-sicurezza alimentare da valorizzare, spiega Giorgia. «E concentreremo l'attenzione pure sulla questione dei flussi, con l'obbiettivo di combattere le reti dei trafficanti di esseri umani».

L'idea è di costruire i presupposti «per garantire il diritto a non emigrare». Sullo sfondo il Piano Mattei e gli accordi bilaterali stretti dall'Italia con Tunisia, Egitto e Albania. Poi gli altri temi del G7.

Dall'urgenza di intensificare gli sforzi per aiutare l'Ucraina in difficoltà ali tentativi di raffreddare la crisi in Medio Oriente, fino al clima, il cui mancato controllo può rapidamente mettere in difficoltà le economie mondiali.

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