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"Portateci da Landini o...": la frase choc prima delle violenze

Emergono i primi particolari sulle indagini agli esponenti di Forza Nuova arrestati durante gli scontri di sabato scorso a Roma. "Portateci Landini o lo andiamo a prendere"

"Portateci da Landini o...": la frase choc prima delle violenze

Dalle indagini contro i disordini di Roma di sabato scorso di cui ci siamo occupati al Giornale.it, iniziano ad emergere i primi dettagli: tra questi, le parole di Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, arrestato insieme ad altri manifestanti del corteo contro il green pass.

"Portateci da Landini o..."

La violenza sfociata nell'occupazione della sede romana della Cgil ha un retroscena tra Castellino e la richiesta che avrebbe fatto ad alcuni operatori di polizia. "Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi", avrebbe detto prima di sfondare il cordone dei poliziotti e assaltare la sede di Corso d'Italia. Questo dettaglio è emerso dalla richiesta di convalida dell'arresto che la Procura di Roma ha avanzato verso i sei arrestati accusati di accuse di resistenza, lesioni, lesioni aggravate a pubblico ufficiale oltre alla minaccia pluriaggravata a pubblico ufficiale in concorso e devastazione. Sempre dalle indagini è emerso l'uso di "bastoni, spranghe di ferro e altri oggetti atti ad offendere".

Assieme a Castellino, si trovano in stato di fermo anche Luigi Aronica, ex Nar, e Roberto Fiore, leader del movimento nazionale di Forza Nuova: sulla richiesta di convalida si legge che "nonostante i tentativi di mediazione posti in essere dalla polizia con le tre persone che si erano poste alla testa del corteo" (i tre appena citati), "i manifestanti proseguivano la marcia opponendo una violenta resistenza nei confronti degli operanti che avevano attivato una carica di alleggerimento".

"Fateci passare, dobbiamo entrare"

Ma non è tutto: appena arrivati di fronte la sede della Cgil ed aver forzato il cordone, Castellino si sarebbe rivolto ad un funzionario di polizia messo a protezione dell'ingresso, dicendogli chiaramente in romanesco " 'lasciatece passà, dovemo entrà' ", come riportato da Repubblica. A questo puntio, sono stati vani i tentativi degli agenti di polizia di fermare il gruppo dalle loro intenzioni. Il leader romano ha incitato la folla a dirigersi verso la sede del sindacato. "Al fine di raggiungere lo scopo i manifestanti ponevano in essere atti di violenza e aggressione nei confronti degli agenti di polizia", si legge ancora sui verbali.

Nella giornata di domani, i leader di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore, il capo del gruppo 'Io apro' Biagio Passaro, Luigi Aronica, Pamela Testa (attivista di FN), e Salvatore Lubrano (anch'esso di 'Io apro'), compariranno davanti al gip per l'interrogatorio di convalida del fermo ed il procedimento sarà visibile in videoconferenza. I sei appena nominati ed altre persone ancora non identificate ma "in concorso tra loro" sono accusate di "violenza e minaccia nei confronti di agenti di polizia di stato che stavamo svolgendo un atto del loro ufficio" contro, appunto, le forze dell'ordine che avevano cercato di evitare violenza e cariche con la creazione del cordone messo a protezione della sede Cgil.

Tra l'altro, i pm hanno contestato anche l'aggravante di avere minacciato e aggredito "gli operanti in numero superiore a 5 persone nel corso delle manifestazione e commettendo il fatto con bastoni, spranghe di ferro e altri oggetti atti ad offendere".

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