Cronaca nera

Pulisce la pistola e spara al nipotino di 18 mesi: è grave

Il colpo esploso per sbaglio dal nonno, istruttore di tiro. Il bambino ora è in rianimazione

Pulisce la pistola e spara al nipotino di 18 mesi: è grave

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«Stavo pulendo la pistola, mi è scivolata dalle mani ed è partito il colpo quando è caduta». Il nonno, disperato, non sa più come giustificarsi. Venerdì sera ha ferito il suo nipotino di 18 mesi all'addome e lo ha quasi ucciso.

Ora il piccolo è ricoverato in rianimazione all'ospedale Santobono di Napoli, è stato operato ma la prognosi è riservata e le prossime ore saranno cruciali per capire se ce la farà. A quanto pare, il proiettile ha leso anche parte di un polmone. L'intervento, eseguito dall'equipe diretta da Giovanni Gaglione, direttore della chirurgia pediatrica dell'Aorn Santobono-Pausilipon, è tecnicamente riuscito e il proiettile è stato rimosso.

Il piccolo è al momento «ricoverato in rianimazione, affidato alle cure del direttore dell'Unità operativa, il dottor Geremia Zito Marinosci, e del personale della terapia intensiva. Le sue condizioni sono stabili, ma la prognosi resta riservata» spiega la direzione dell'ospedale. L'incidente è avvenuto venerdì sera in casa, a Pomigliano D'Arco, nel napoletano. Il nonno stava pulendo la sua Beretta calibro 6,35, regolarmente detenuta. Del resto è un istruttore di tiro ed è abituato a maneggiare le armi. In casa aveva infatti 6 fucili e nove pistole, tra cui quella dell'incidente. Così come era abituato a vederle girare in casa il nipotino che, l'altra sera, è entrato nella stanza del nonno proprio mentre l'arma gli stava candendo dalle mani. Tutto in un attimo. Poi la corsa in ambulanza, l'intervento. L'ansia nell'immaginare l'irreparabile.

Il nonno è stato denunciato per lesioni colpose aggravate dalla squadra mobile di Napoli e dal magistrato di turno della Procura di Nola. E nelle prossime ore si cercherà di fare chiarezza sulla dinamica di quello che sembra in tutto e per tutto un incidente ma che in effetti nasconde qualche dettaglio che non torna, anche fosse solo il colpo in canna durante la pulizia. Le forze dell'ordine ricostruiranno la dinamica dell'accaduto per non lasciare ombre sulla storia che, in ogni caso, segnerà la vita di entrambi: nonno e nipotino. Ma forse qualche regola in più per tenere le armi in casa serve: l'incidente di Pomigliano D'Arco non è infatti l'unico «domestico».

All'inizio di aprile, ad Ariano Polesine, in provincia di Rovigo, un bimbo di 8 anni ha accidentalmente ucciso la mamma con un colpo di pistola, partito mentre giocava con il fratellino e senza che il piccolo potesse immaginare le conseguenze.

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