Politica

Renzi adesso accelera e prepara il rimpasto di governo

Al posto di Lupi in pole Delrio. A Ncd un nuovo ministero: con ogni probabilità gli Affari regionali

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi

L’amarezza perché nel giorno in cui la direzione ha deciso di andare avanti sulla legge elettorale è scoppiato un altro scandalo che ha coinvolto il Pd, ma anche la determinazione ad andare avanti per "ripulire" il partito e proseguire l’azione di governo. Il caso Ischia, nelle discussioni fatte da Renzi con i suoi, è la dimostrazione che le preferenze non sono la panacea contro il malaffare e che l’Italicum è lo strumento migliore per la selezione dei candidati. Ma lo scandalo che ha coinvolto il partito non è stato l’unica pratica alla quale il premier si è dedicato oggi.

A Palazzo Chigi si sono susseguiti gli incontri: Renzi ha prima visto il ministro della Giustizia Andrea Orlando, poi il vice presidente del Csm Giovanni Legnini e il responsabile Giustizia del Pd David Ermini, per fare il punto sulla riforma della prescrizione e sui provvedimenti sul tavolo. È seguito poi un colloquio con il presidente Inps Tito Boeri e, in serata, il faccia a faccia con Lupi e Alfano anche per sciogliere il nodo del ministero delle Infrastrutture. Il premier ha deciso di accelerare e di attuare un piccolo "rimpasto".

In pole per il ministero di Porta Pia c'è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, così come confermano anche fonti di governo. Già domani il presidente del Consiglio potrebbe salire al Quirinale per proporre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella il nome del nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. La scelta dovrebbe cadere alla fine su una figura di provata esperienza e molto stimata anche da Ncd: Graziano Delrio. Ma resta ancora da sciogliere il nodo della sua sostituzione nel delicato ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Per il partito di Angelino Alfano dovrebbe invece arrivare un nuovo ministero: con ogni probabilità gli Affari regionali, magari con delega ai fondi Ue. Si fanno i nomi di Gaetano Quagliariello ma anche quelli delle deputate Dorina Bianchi e Rosanna Scopelliti.

Renzi dovrà nelle prossime ore trovare un nome di

provata esperienza e di stretta fiducia per sostituire Delrio. Per questo si citano tra gli altri Lorenzo Guerini, Ettore Rosato o Debora Serracchiani. Ma qualche renziano non esclude anche la "chiamata" di un amministratore.

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