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Dibba: 'Non sono l'anti-Salvini'. Ma sui migranti difende Baglioni

Alessandro Di Battista parla del suo futuro in politica e nel M5S. Poi avverte: "Non farò l'antisalvini"

Dibba: 'Non sono l'anti-Salvini'. Ma sui migranti difende Baglioni

Alessandro Di Battista fa ancora melina. E dopo le vacanze invernali insieme a Di Maio, torna ad assicurare che non avrà ruoli di rilievo nel M5S. Almeno non nel furuto prossimo.

Lo ha detto lui stesso ad 'Accordi e disaccordì sulla Nove. "Non ho chiesto poltrone, non le voglio, ho un rapporto fraterno con Luigi", ha spiegato nell'intervista, spiegando che il Ppaese ha una possibilità di cambiamento e "bisogna spingere l'acceleratore in modo deciso" e "io darò una mano al governo".

Il no alla Tav

L'ex parlamentare del M5S ha poi parlato anche della Tav, opera osteggiata dai grillini e che invece ha spinto la Lega ad andare in piazza al fianco delle ragioni del Sì. "Il tav non si deve fare: si deve fare la ferrovia Catania-Palermo e anche un bel treno alta velocità Roma-Matera. Queste sono le urgenze", ha detto l'esponente grillino. "I referendum lo chiedono i cittadini e non sarò mai contrario", ma il tav - ha concluso Di Battista - "non si deve fare e non si farà".

Dibba anti-Salvini?

Che questo punto divida Lega e M5S non è certo un mistero. Ma Di Battista non ci tiene a fare "l'antisalvini". "A me non frega niente", ha spiegato il grillino. Anche se poi si schiera con Baglioni per quanto riguarda la polemica sui migranti.

La legittima difesa

"Se avessi fatto parte di un governo che ha stipulato il contratto di governo, che era l'unico modo di uscire dalla crisi istituzionale, è normale che bisogna essere leale", ha spiegato Di Battista. Anche se poi, senza criticare direttamente la legittima difesa, ci ha tenuto a sapere che se fosse stato per lui sarebbe partito da un'altra parte. "Per me la cosa migliore oggi da fare - ha detto - è tirar fuori denari per aumentare le assunzioni nelle forze dell'ordine e pagarle anche di più. È la prima cosa che farei".

Per Dibba oggi "c'è la possibilità di portare avanti battaglie grandi purchè si abbia il coraggio" e quindi "è il momento di spingere l'acceleratore per il cambiamento".

Nei prossimi quattro mesi, l'ex deputato girerà l'Italia in lungo e in largo per ridare un po' di spirito movimentista ai Cinque Stelle.

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