Interni

Santanchè ottimista: "Non parliamo di flop Il turismo estero cresce". E prende un impegno: "Vacanze accessibili a tutti"

Il ministro smonta i disfattisti: «Dati da analizzare a fine stagione Il 2023 è un anno di transizione» Polemica del sindaco di Siena sul Palio

Santanchè ottimista: "Non parliamo di flop Il turismo estero cresce". E prende un impegno: "Vacanze accessibili a tutti"

Ascolta ora: "Santanchè ottimista: "Non parliamo di flop Il turismo estero cresce". E prende un impegno: "Vacanze accessibili a tutti""

Santanchè ottimista: "Non parliamo di flop Il turismo estero cresce". E prende un impegno: "Vacanze accessibili a tutti"

00:00 / 00:00
100 %

Sceglie il giorno di Ferragosto Daniela Santanchè per fare un primo bilancio della stagione turistica. Una riflessione che il ministro del Turismo affida a un'intervista al Tg1, un colloquio in cui si sofferma sulle luci di una estate in cui molto si è parlato di una presunta tendenza degli italiani a ricercare mete estere. Il primo aspetto positivo individuato da Daniela Santanchè riguarda la rinnovata attenzione della clientela internazionale verso l'Italia, con numeri che confermano la forza del nostro brand nel mondo. «I dati di quest'estate ci raccontano che c'è sempre più voglia di Italia nel mondo, e credo che questo ci debba rendere tutti più orgogliosi: registriamo un aumento del 27% degli stranieri in Italia e questo ci deve far ben sperare per il futuro». Il secondo aspetto su cui il ministro invita a rivolgere l'attenzione riguarda un gender gap che si va riducendo. «C'è anche un altro dato positivo che riguarda il settore del turismo perché ha trainato l'occupazione e in particolare quello femminile: abbiamo registrato un aumento di 100mila nuove occupate. Un bel dato perché soffriamo con l'occupazione femminile. Se recuperiamo questo gap sarebbe un bel balzo in avanti», spiega. La volontà della titolare del dicastero del Turismo è quella di mettere in campo iniziative per incentivare quei turismi di nicchia, finora non sfruttati a sufficienza, che possano motivare le strutture a rimanere aperte tutto l'anno e a farlo mantenendo uno standard qualitativo alto. Un turismo che deve avere la capacità di comporre un mosaico fatto di eventi, fiere, congressi e iniziative sportive anche internazionali. Attenzione al turismo termale come ai borghi, investimenti sul cicloturismo o sul turismo legato ai cammini, settore che il ministero vuole incentivare sempre di più. In questa direzione vanno i fondi per il turismo sostenibile (25 milioni) o quelli per sostenere i piccoli comuni a vocazione turistica (34 milioni), fondi che possono diventare un motore e un moltiplicatore per il loro sviluppo. Investimenti e incentivi che una volta messi a terra contribuiranno ad avere turismo 12 mesi l'anno, allungando e destagionalizzando le vacanze. «Il governo sta lavorando perché le vacanze devono essere accessibili a tutti. Dobbiamo lavorare anche sulla destagionalizzazione. A novembre - ricorda Santanchè al Tg1 - ci sarà il primo forum del turismo internazionale, vogliamo invitare tutti stakeholder e player del turismo. Il settore deve diventare la prima industria della nazione e vogliamo anche rafforzare la candidatura di Roma all'Expo. C'è molto da lavorare». Il ministro, parlando con La Nazione, invita poi a usare cautela nell'analisi dei dati perché è la natura stessa del turismo che sta cambiando, insieme alle abitudini degli italiani. «Il 2023 andrà letto come un anno di transizione per il turismo in Italia. Non bisogna usare né iperboli per esaltarsi, né piangere per presunti flop. I dati vanno analizzati a fine stagione. Sul turismo stanno circolando molti dati: alcuni dipingono il 2023 come l'anno della svolta, altri dicono che non c'è la ripresa attesa, altri danno numeri catastrofici. Sono tutte visioni parziali. Bisogna aspettare la fine della stagione per avere i numeri giusti. Ognuno tira i bilanci dalla sua parte, in Italia». C'è spazio per una piccola polemica con la sindaca di Siena. La Santanchè aveva sottolineato l'importanza strategica del Palio per le aziende turistiche del territorio senese. La risposta della sindaca Fabio ha il sapore di una puntualizzazione identitaria. «Il Palio non è un'attrazione turistica. E non voglio che lo diventi. È una grande occasione che chi viene può provare a capire. Il turista frettoloso forse non è un turista che alla città fa così comodo. Il Palio merita di essere celebrato nel modo migliore». L'edizione di ieri è stata spettacolare.

Ha vinto il cavallo scosso dell'Oca, dopo una rimonta.

Commenti