Politica

Gli scrutatori? Tutti tranvieri È caos a Napoli, Roma e Venezia

Francesca Angeli

Roma Autisti e operatori ecologici di professione ma scrutatori di vocazione. E Roma resta a piedi. Sono circa un migliaio i dipendenti di Ama e Atac che in occasione delle elezioni ricopriranno il ruolo di presidenti di seggio, segretari o scrutatori arrivando così a rappresentare il 10 per cento di tutti gli scrutatori della Capitale. Certo guadagnare qualche euro in più, fino a 224 per il presidente di seggio, fa comodo. Così come fa comodo guadagnare i due giorni di riposo di recupero previsti in questi casi ma non si capisce perché i dipendenti Ama ed Atac possano usufruire di fatto di un canale preferenziale con il bel risultato di lasciare i cittadini a piedi. Insomma la giunta Cinquestelle guidata da Virginia Raggi si comporta come tutte quelle che l'hanno preceduta o anche peggio. Quella dei dipendenti Ama ed Atac è una pessima antica tradizione per Roma. Solo il prefetto Francesco Paolo Tronca, commissario straordinario della Capitale purtroppo per meno di un anno, aveva rotto questa malsana abitudine. Per l'elezione del sindaco di Roma nel giugno 2016 furono soltanto 89 i dipendenti Atac e Ama convocati per fare gli scrutatori su un totale di oltre 10.000.

Con la Raggi invece dal 3 al 6 marzo ci sarà una «rimodulazione» del servizio. Atac spiega in una nota che in concomitanza delle elezioni del 4 marzo e «della conseguente attività, riconosciuta ai sensi di legge a favore di coloro i quali ne fanno richiesta, nella quale saranno coinvolti i dipendenti Atac impegnati nei ruoli di presidente di seggio, segretario, scrutatore e rappresentante di lista, si è resa necessaria una rimodulazione del servizio di superficie con maggiore impatto nelle giornate elettorali del 3 e 4 marzo e possibile riduzione il 5 e 6 marzo». Il servizio scolastico invece sarà garantito anche perché metà delle scuole saranno chiuse in quanto sede di seggio elettorale. Per quanto riguarda le linee metro ci sarà una riduzione del servizio il 3, il 4 e il 5 per la linea B mentre sulla linea metro A le limitazioni sono circoscritte al 5 marzo. Si tornerà a pieno regime il 7 marzo.

Anche a Venezia e Napoli però non se la passano bene. L'azienda pubblica Actv che gestisce vaporetti ed autobus ha annunciato possibili irregolarità il 3, 4 e 5 marzo visto che circa 300 dipendenti saranno impegnati come scrutatori. Soppressa la linea 2, quella che collega piazzale Roma, punto di partenza per tutti i visitatori in arrivo in treno o in macchina, con Rialto.

A Napoli resterà chiusa la funicolare di Mergellina.

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