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Di Battista alla lavagna: "Ora vi spiego come è andata sulle unioni civili"

Alessandro Di Battista sale in cattedra per spiegare che la colpa è del Pd ma i democrat lo sfottono in rete

Di Battista alla lavagna: "Ora vi spiego come è andata sulle unioni civili"

“UNIONI CIVILI, FACCIAMO CHIAREZZA!”. Inizia così il post del grillino Alessandro Di Battista che accompagna un suo video dove, mettendosi, alla lavagna spiega che la colpa dell’impasse sul ddl Cirinnà è tutta del Pd che anziché “ammettere i propri fallimenti, incolpa il M5S”.

"Il Pd è il partito di maggioranza, poi c'è l'opposizione di centrodestra”, mentre il Movimento Cinquestelle ha 35 senatori, circa il 10% dei senatori all'interno" e, a differenza delle altre forze, non presenta emendamenti perché vuole approvare la legge il più rapidamente possibile. “La Lega, invece, - spiega il membro del direttorio grillino - ne presenta 5.000, alcuni pretestuosi, a fini ostruzionistici. Anche il Pd ne presenta, nonostante la legge sia sua, perché una parte del partito vuole modificarla". Da qui la necessità di votare il canguro, "uno stratagemma nato per cancellare con un colpo il dibattito. Uno crede che il Pd voglia farlo per i 5.000 emendamenti della Lega, in realtà temono di palesare un dissenso interno", attacca il Diba. Secondo l’esponente grillino "il Pd è diviso in tre parti: una parte vuole la legge, i catto-dem no, poi c'è un'altra parte, capitanata da Napolitano, che ha dubbi. Sono tre fazioni, ma quando si tratta di spartire i soldi sono compattissimi".

Il Pd, -continua il pentastellato - per non dire che il problema è il dissenso interno dice che il problema sono i 5.000 emendamenti della Lega” che, però, nel frattempo ne ha ritirati 4500 e il totale degli emendamenti è sceso così a 6-700 e in due giorni la legge, se votata subito, può essere approvata entro domenica. “È la proposta del M5S, che chiede di lavorare nel weekend per avere la legge già domenica. Una proposta - prosegue il grillino - rifiutata dal Pd, perché teme dipalesare un dissenso interno, dato che è un partito frantumato e che ha frantumato il Paese”. “Sono 30 anni - accusa Di Battista - che con questa oscena farsa la sinistra ci prende per il culo, prima con i Dico e poi con i Pacs, ma ora la colpa è del M5S". Ecco, dunque, la provocazione diretta al premier: metta la fiducia sul ddl Cirinnà."Se la fiducia non passa - sintetizza - il governo va a casa. A noi il canguro fa schifo, cancella il dibattito parlamentare, è dittatoriale, incostituzionale, squadrista, stalinista". E, infine, la durissima conclusione: “Ora io dico ad alcune persone per favore di informarsi, altrimenti saremo sempre sudditi di questi partiti infami e osceni. Noi come il Pd non diventeremo mai, se volete il Pd, votate il Pd".

A stretto giro sono arrivati, via Twitter, i commenti degli esponenti democrat. "Di Battista alla lavagna come Berlusconi nel 2001 a Porta a Porta: disegna Paese che non esiste. Non ne ha abbastanza di video imbarazzanti?", scrive il deputato renziano Andrea Romano. La vicecapogruppo alla Camera, Alessia Morani, twitta:"Di Battista contro il canguro ma vuole la fiducia, più che alla lavagna torni a scuola. Dopo cinico tradimento confusione regna sovrana in #M5s".

L’eurodeputata Pina Picerno scrive: “Caro Ale Di Battista, non ti vergogni a prendere in giro le persone? Perché tu voteresti la fiducia al governo Renzi? #dietrofrontM5S".

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