Cronaca nera

In sei sull'auto che si ribalta. Morti 4 ragazzi a Cagliari

Gli altri due a bordo sono gravi. Le vittime avevano tutte tra i 18 e i 20 anni. L'ipotesi: colpa dell'alta velocità

In sei sull'auto che si ribalta. Morti 4 ragazzi a Cagliari

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In sei su un'auto a tutta velocità, si ribaltano e finiscono contro un muro. Sbalzati fuori dall'abitacolo i quattro passeggeri, mentre il ragazzo alla guida con accanto la fidanzata restano incastrati fra le lamiere. Dramma a Cagliari: muoiono quattro giovanissimi, tra i 19 e i 24 anni, dopo essersi ribaltati più volte all'altezza del cavalcavia dell'Asse Mediano, su viale Marconi direzione Quartu Sant'Elena. La pm Rossana Allieri della Procura di Cagliari, dopo aver aperto un fascicolo per omicidio stradale plurimo, dispone le autopsie con gli esami tossicologici, nonché accertamenti tecnici per stabilire le cause del terribile incidente, il secondo mortale in sei anni in quello stesso tratto di strada. Tornavano a casa all'alba dopo aver trascorso il sabato sera in un locale della provincia Alessandro Francesco Sanna, 19 anni di Assemini, Najibe Lavinia Zaher, 20 anni, figlia del consigliere comunale Pd di Selargius Omar Zaher, Simone Picci, 20 anni di Cagliari e Giorgia Banchero, 24 anni di Assemini, Alessandro Sainas e Manuel Incostante, 19enni di Cagliari.

Alla guida Sanna, accanto Najibe Lavinia entrambi rimasti incastrati nell'abitacolo, Picci, Banchero, Sainas e Incostante sul sedile posteriore. La velocità, l'auto sovraccarica, un colpo di sonno: all'altezza del civico 107, percorrendo la corsia riservata ai bus, la Fiesta piomba sul marciapiede. Sanna perde il controllo, prova a restare in carreggiata ma la macchina sbanda e si capovolge più volte finendo contro il muretto di una palazzina. I quattro passeggeri, probabilmente tutti senza cintura di sicurezza, vengono sbalzati fuori. I primi due, Picci e Banchero, muoiono sul colpo, Sainas e Incostante restano feriti. Trasportati negli ospedali Brotzu e al Policlinico, fortunatamente se la caveranno con 30 giorni di prognosi. Sanna e la ragazza, Lavinia, sono ancora dentro l'auto quando arrivano i primi soccorsi. Purtroppo anche per loro due non c'è nulla da fare. Sul posto gli agenti della polizia locale, carabinieri e vigili del fuoco che fanno l'impossibile per soccorrere i sei. Gli inquirenti, dopo aver sequestrato l'auto, hanno acquisito i filmati delle telecamere in quel tratto urbano per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente. Ascoltati anche vari testimoni, svegliati dallo schianto dell'auto. «Ho sentito due botti fortissimi, quando sono sceso in strada c'erano i corpi sull'asfalto distanti decine di metri dalla macchina distrutta» spiegano. Sono le ore 5: secondo una prima ricostruzione l'auto, diretta verso Assemini, avrebbe dovuto imboccare lo svincolo per l'Asse Mediano ma, per la velocità o un attimo di distrazione, tira dritto per qualche metro.

Una manovra sbagliata forse per riprendere la direzione e Sanna perde il controllo. Prima l'urto contro il marciapiede poi la terribile carambola terminata, dopo il ribaltamento, contro il muro. I quattro passeggeri vengono sbalzati all'esterno attraverso il lunotto, i due davanti rimangono intrappolati all'interno e schiacciati dalle lamiere. Nel settembre 2016 in un sinistro fotocopia perdono la vita in tre, tra i 17 e i 26 anni, sempre su viale Marconi. La Volkswagen Golf su cui viaggiano 5 ragazzi, due resteranno feriti, perde aderenza e l'auto si ribalta finendo contro il guard rail.

Ancora un dramma del sabato sera, insomma, dopo il terribile incidente costato la vita a cinque ragazzi tra i 17 e i 21 anni a gennaio sulla via Nomentana a Tor Lupara, periferia di Roma. Anche loro erano in sei, su un'utilitaria omologata per quattro, una Fiat 500, sfrecciando sulla strada principale di Fonte Nuova dopo aver festeggiato il compleanno di una di loro, la 17enne Flavia Troisi. L'auto, dopo aver sbandato, finisce prima contro un palo della luce poi su un platano, ribaltandosi più volte. L'inchiesta stabilirà, fra le cause dell'incidente, «l'eccesso di massa» e l'alta velocità. Una lunga scia di sangue: nei fine settimana tra giugno e settembre sulle strade italiane ci sono stati 420 morti, 50 solo negli ultimi due week end.

Quasi tutti ragazzi della «generazione Z».

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