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Stadio Vialli, suona bene. E Cremona glielo deve

La tradizione merita rispetto ma qualche volta è giusto cambiare.

Stadio Vialli, suona bene. E Cremona glielo deve

La tradizione merita rispetto ma qualche volta è giusto cambiare. Lo stadio di Cremona è intitolato a Giovanni Zini, portiere dei primi campionati della squadra cittadina. La Cremonese non era ancora grigiorossa, ma color lilla. Zini era una promessa e attirò subito l'attenzione di grandi club. Nel 1915 partì per la Grande guerra. Prestò servizio come barelliere sul Carso. Dopo una giornata massacrante, crollò a terra. Una infezione se lo portò via a vent'anni. La vicenda, sotto il Torrazzo, colpì tutti. Nel 1919, apre l'impianto in via Persico. Il nuovo stadio si chiama Giovanni Zini. Viene posta anche una targa che commemora gli atti di eroismo e le grandi parate di Zini (c'è ancora). Il nome di Zini, senza dubbio, onora lo stadio, la Cremonese e la città. Da qualche ora, a Cremona, si parla della possibilità di cambiare nome allo stadio. Da stadio Zini a stadio Vialli. Con Gianluca iniziano gli anni d'oro della società, con la storica promozione in Serie A. Vialli non è stato soltanto un campione. Ci sono tanti motivi per celebrare Gianluca: la dignità con la quale ha affrontato la morte; il ruolo, da tutti riconosciuto decisivo, nonostante la malattia, nella vittoriosa spedizione degli ultimi europei; la correttezza di gioire con l'amico di sempre, l'allenatore Roberto Mancini, senza voler essere protagonista; l'amore per la città, ribadito di recente, con le foto davanti al santuario di Grumello, vicino a casa sua; il ritorno, tra gli applausi, allo Zini.

Stadio Vialli suona bene, molto bene, senza nulla togliere a Giovanni Zini, che abbiamo celebrato per oltre un secolo.

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