Politica

Tav, Di Maio insiste ancora: "È inutile e non ci serve più"

Il leader dei 5 Stelle Di Maio insiste: "La Tav è inutile, diremo alla Francia che non ci serve più". Dure le reazioni di Forza Italia e Fratelli d'Italia

Tav, Di Maio insiste ancora: "È inutile e non ci serve più"

Nonostante le polemiche e i richiami dall'Europa che hanno fatto cancellare lo stop dal contratto di governo, sulla Tav Luigi Di Maio tira dritto ed è pronto a bloccare i lavori.

"Andremo a parlare con la Francia e diremo che la Torino-Lione poteva valere 30 anni fa ma oggi non serve più", ha detto il capo politico dei 5 Stelle sostenendo che nel programma messo a punto con la Lega c'è "il blocco di un'opera che secondo noi è inutile, la Tav in Val di Susa".

Poco dopo sul blog del movimento è apparso un post in cui si sostiene che "il denaro pubblico va investito sulle vere priorità del Paese e non sulle opere inutili e dannose". "L'abbiamo scritto nero su bianco: il Tav in Valsusa va completamente ridiscusso", sostengono i grillini. Nel contratto si legge: "Ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nel rispetto dell'accordo Italia Francia" . "È la pietra tombale di un'opera inutile e profondamente dannosa per il Paese contro la quale siamo sempre stati in prima fila accanto al popolo NoTav che proprio oggi fa festa", continua il post, " Da Rosta ad Avigliana è prevista la marcia che ribadirà il No al Tav. E anche per noi oggi è un giorno di festa perchè per la prima volta l'Italia invertirà la rotta e non sarà più sottomessa alle lobby del cemento e delle opere inutili. Il contratto votato in rete darà solo forza alle nostre posizioni".

Parole "surreali" quelle di Di Maio secondo Giorgia Meloni: "Il futuro dell'Italia non è la politica dei no che blocca tutto, ma è la politica che decide di investire sulla crescita economica della Nazione e sulle infrastrutture strategiche", dice la leader di Fratelli d'Italia, "La Tav è una di queste e sarebbe un gravissimo errore fermare la sua realizzazione".

"Bloccare la Torino-Lione significa disattendere un trattato con la Francia, significa prelevare circa tre miliardi di penali direttamente dalle tasche degli italiani, significa intaccare la credibilità del nostro Paese", avverte poi Anna Maria Bernini, capogruppo FI al Senato, "Fermare la Tav in corso d'opera significa cedere al pressappochismo disinformato di una cultura pseudoambientalista del no a tutte le opere pubbliche che rappresentano un volano irrinunciabile per la crescita dell'economia.

Bloccare la Tav sarebbe una follia targata M5s che non possiamo e non dobbiamo permettere".

Commenti