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Unioni civili, numeri ballerini al Senato

Luigi Zanda, capogruppo Pd in Senato, si dice sicuro che il ddl Cirinnà passerà ma, a conti fatti, i favorevoli si fermano a 160

Unioni civili, numeri ballerini al Senato

"Tutto il Pd vuole una regolamentazione delle coppie gay e la gran parte del testo è condivisa dal gruppo. Se la discussione si concentrerà sul merito, la legge passerà bene. Con i nostri voti, con quelli di Sel e di un pezzo del M5S, con quelli delle Autonomie. Mi auguro anche con i voti di Ap che è in maggioranza. Se invece il voto si dovesse imbrattare e politicizzare non so fare previsioni". Luigi Zanda, capogruppo Pd a Palazzo Madama, in un'intervista al Corriere della Sera sulle unioni civili, si dice convinto che alla fine il ddl Cirinnà passerà anche ammette "Al Senato i margini sono molto ridotti".

A conti fatti, i 'malpancisti' del Pd, tra conferme, distinguo e smentite, restano una trentina su 112 senatori dem. I favorevoli si riducono così a circa 80 cui bisogna aggiungere i 35 senatori pentastellati che hanno dichiarato che avrebbero votato il provvedimento se non fosse stato modificato. Dentro il Pd si sta cercando una mediazione e perciò, se al posto della stepchild adoption dovesse passare 'l'affido rafforzato', la posizione di molti senatori grillini potrebbe modificarsi. Oltre a queste considerazioni tecniche bisogna aggiungerne una più di carattere politico: siamo proprio sicuri che i Cinquestelle vogliano aiutare il Pd in un momento in cui molti esponenti democratici si sono divertiti a polemizzare con loro per il 'caso Quarto'? Se si dovesse votare a scrutinio segreto ci potrebbero essere molte sorprese anche dal versante grillino.

Le posizioni delle forze di centrodestra sono decisamente più chiare. La Lega Nord, con i suoi 12 senatori, voterà contro il ddl Cirinnà, mentre Silvio Berlusconi ha lasciato libertà di voti ai suoi uomini, esprimendo però un giudizio negativo sul provvedimento. Fatta eccezione per 5 o 6 senatori, i 41 membri del gruppo forzista voteranno compattamente contro. Stessa linea terranno i 10 fittiani, senza particolari distinguo. Posto che i 31 senatori alfaniani di Area popolare voteranno in massa contro le unioni civili, la maggioranza, come si è detto, dovrà fare affidamento sui senatori del gruppo misto, sui vendoliani, sugli ex cinquestelle e sui verdiniani. Scandagliando il gruppo misto si vede che su 28 ben 9 sono i senatori vendoliani e gli altri 19 si dividono più o meno equamente tra favorevoli e contrari. Nel gruppo Gal (Grandi Autonomie e libertà) si annidano i più grandi oppositori al provvedimento come Carlo Giovanardi, Mauro Mario, Gaetano Quagliariello e altri senatori centristi. Resta poi l'incognita dei senatori a vita con l'ex presidente Carlo Azeglio Ciampi che ormai da tempo non frequenta più Palazzo Madama. E infine c'è il vero ago della bilancia: i 17 senatori verdiniani che per la stragande maggioranza dovrebbero votare a favore ma c'è da chiedersi: Per quanto ancora saranno disposti a sostenere il governo se non dovessero ottenere nemmeno una presidenza in qualche commissione?

In definitiva il ddl Cirinnà potrebbe passare, ma anche no. Riassumendo, al momento la maggioranza può contare su 80 voti sicuri del Pd, 9 di Sel e, soltanto sulla carta, sui 35 del Movimento Cinquestelle e i 17 degli ex pentastellati.

In totale 141 voti favorevoli che arriverebbero a 160 con i verdiniani e i socialisti. Un numero elevato ma non sufficiente dato che la maggioranza al Senato si raggiunge solo con 161 voti e ogni astensione conta come voto contrario.

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