Cronaca locale

Vannacci e il tuffo di Capodanno con le figlie

Anche questo 1 gennaio a Viareggio si è svolto il tradizionale tuffo collettivo di mare. La novità di questa volta è stata la presenza del generale Roberto Vannacci

Vannacci e il tuffo di Capodanno con le figlie

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Anche questo 1 gennaio a Viareggio si è svolto il tradizionale tuffo collettivo di mare. La novità di questa volta è stata la presenza del generale Roberto Vannacci, l'autore del libro «Il mondo al contrario» sotto inchiesta disciplinare da parte dell'Esercito. Vannacci vive da quelle parti, si è tuffato in acqua insieme alle due figlie, una nipote e al fratello. In realtà non è la prima volta che il generale partecipa al bagno del 1 gennaio. «Da abitante di Viareggio - ha detto Vannacci - sono orgoglioso di partecipare a questo evento con i miei concittadini. Quest'anno però, per la prima volta, sono qui con la famiglia e mi sono tuffato insieme alle mie figlie».

Il tuffo c'è stato intorno a mezzogiorno con circa 14 gradi temperatura e 605 partecipanti, non solo residenti ma anche persone che stanno trascorrendo il Capodanno sul litorale, riporta il quotidiano La Nazione. L'obiettivo degli organizzatori era di superare il record dei 672 partecipanti del 2020, che però ha risentito dell'epidemia influenzale in corso in questo periodo. Tanti che avrebbero voluto prendere parte hanno telefonato agli organizzatori dicendo di essere malati a letto.

Il tuffo è organizzato da Escape Tuscany Triathlon con il patrocinio del Comune di Viareggio ed ha scopi benefici dato che il ricavato della vendita delle cuffie sarà devoluto interamente alla Croce Verde di Viareggio. Vannacci è rientrato in servizio dopo un periodo di congedo proprio nei giorni scorsi, con il nuovo incarico di capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terrestri. Sull'inchiesta nei suoi confronti ha ribadito: «Sono sereno, come tutti i giorni in cui sono stato al lavoro.

Promuoverò il mio libro come ho fatto fino a adesso nel mio tempo libero, tra le tantissime cose che faccio».

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