Previdenza e pensioni

Congedo per maternità: come funziona il riscatto per la pensione

L’Inps riconosce i contributi figurativi ma solo se sussistono alcuni requisiti

Congedo per maternità: come funziona il riscatto per la pensione

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Il riconoscimento ai fini pensionistici dei contributi figurativi per il periodo di congedo per maternità.

È questo uno dei servizi erogati dall’Inps che prevede il riscatto del periodo di maternità obbligatorio rendendo il periodo di congedo obbligatorio, che dura circa 22 settimane, utile ai fini pensionistici.

Il riconoscimento è valido per il periodo di congedo maturato sia la persona interessata abbia maturato il periodo di congedo durante un contratto lavorativo di tipo subordinato, sia se questo è stato svolto in un periodo di inoccupazione, ma in questo caso è necessario avare almeno 5 anni di contributi già effettivamente versati.

Occorre fare attenzione però, perché il riconoscimento del periodo di congedo ai fini pensionistici non è automatico, ma è necessario presentare una richiesta formale alla sede Inps competente a livello territoriale.

Ecco cosa fare e come funziona.

Quali sono i requisiti per accedere

Il riscatto della maternità è stabilito dalla Legge 24 dicembre 2007 n. 244 e prevede la possibilità di veder riconosciuto sino ad un periodo di 5 mesi (il periodo di congedo obbligatorio per le lavoratrici dipendenti) di contributi figurativi.

Come ricorda il sito dell’istituto previdenziale “i periodi corrispondenti al congedo di maternità verificatisi al di fuori del rapporto di lavoro, sono considerati utili ai fini pensionistici, a condizione che il soggetto possa far valere, all'atto della domanda, almeno cinque anni di contribuzione versata in costanza di rapporto di lavoro”.

Concorrono al raggiungimento dei 5 anni tutte le tipologie di contribuzione derivanti da attività lavorativa subordinata; differentemente non può essere perfezionato il requisito totalizzando la contribuzione accreditata per i periodi di lavoro subordinato, con la contribuzione versata per attività lavorative di tipo autonomo riguardanti alcune gestioni.

Il sito dell’Inps ricorda, inoltre, che “con riferimento alle domande presentate a decorrere dal 1° maggio 2010, il predetto requisito dei cinque anni può essere perfezionato anche con il cumulo di periodi assicurativi fatti valere in altro stato comunitario, fermo restando il rispetto del minimale di 52 settimane di contribuzione richiesto dalla regolamentazione comunitaria per l’accesso alla totalizzazione”.

Come si presente la domanda e quanto “costa”

Per ottenere il riconoscimento dei contributi figurativi va presentata apposita domanda scaricabile on line alla sede Inps territorialmente competente. Alla domanda vanno allegati i dati anagrafici della richiedente e la dichiarazione sostitutiva di certificazione (autocertificazione) della data di nascita del bambino.

Per quanto riguarda il costo, a differenza del riscatto laurea o di altre tipologie di riscatti ai fini pensionistici, non è previsto invece un pagamento per vedersi riconosciuti i contributi figurativi.

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