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Progettarono un furto a casa Mourinho: presi

Sono stati arrestati quelli che rubavano nelle case dei calciatori: li pedinavano, studiavano gli orari, e spesso proprio durante le partite ripulivano le loro abitazioni. I malviventi avevano organizzato un furto anche nella villa di Josè Mourinho.

Sono stati arrestati quelli che rubavano nelle case dei calciatori: li pedinavano, studiavano gli orari, e spesso proprio durante le partite, entravano nelle loro abitazioni e le ripulivano. Il gruppo di malviventi aveva organizzato un furto anche nell'abitazione di Josè Mourinho ai tempi in cui era allenatore dell'Inter.
Ricettazione e riciclaggio sono le accuse che hanno portato all'arresto di queste sei persone. Tra loro un noto orafo genovese, Sandro Spolvieri, 55 anni, titolare di Orogem, negozio di compravendita di oro in piazza Soziglia nel centro storico, spesso protagonista di televendite e spot nelle tv locali.
L'indagine ha preso il via da una precedente inchiesta in cui era stata coinvolta una gang di nomadi che in passato aveva pedinato e derubato alcuni calciatori dell'Atalanta, oltre a progettare un furto all'interno della villa di Josè Mourinho. E proprio tra l'oro rubato, ricettato e fatto fondere dai sei arrestati, potrebbero esserci i gioielli rubati in quei colpi. Secondo quanto stimato dai carabinieri, Spolvieri avrebbe portato a fondere in Basso Piemonte almeno 150 chili di preziosi in un anno. Le stime parlano di un guadagno illecito di circa 2 milioni e quattrocento mila euro.
Con Spolivieri, residente nel Tigullio in un lussuoso residence tra Rapallo e Portofino è finito in carcere il suo socio Roberto Barni, 45 anni, broker assicurativo con la passione per gli orologi. I due si recavano periodicamente nei campi nomadi a ricettare la refurtiva. In carcere anche la moglie di Barni, Viktoria, 23 anni di origine bielorussa, Alberto Campora, 71 pensionato genovese, Sergio Palli, 71, orafo in pensione con un laboratorio in centro a Genova e Branko Vidovic, slavo di 44 anni specializzato nei furti in appartamento.

Denunciate altre tre persone fra cui un Rom residente a Milano.

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