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«Prostituta perfetta in 3 lezioni» ecco il manuale del governo Lula

Un lavoro, inserito nell’elenco delle professioni, che tocca 2 milioni di persone. Con una tragedia nascosta

Massimo M. Veronese

Il problema tante volte è che non sai mai come combinare nella valigetta gli attrezzi da lavoro di tutti i giorni: il busto in latex con i laccetti dietro, le palline di geisha a punte rosa, il set delle manette, il vibrator powerflex. Insomma un po’ le solite cose. In Italia, in genere senza dare troppo nell’occhio, se proprio proprio hai bisogno chiedi consulenza alla Magic America. In Sud America invece non c’è problema: puoi rivolgerti direttamente al magico Lula. E alla luce del sole. Il problema che l’ex sindacalista ora presidente operaio ha voluto mettere sul tappeto è sempre quello: far emergere il sommerso, meglio ancora se è quello che sta sotto i vestiti. Così se cerchi un lavoro in Brasile basta che ti colleghi al sito Internet ufficiale del ministero del Lavoro per trovare un manuale dettagliato e informatissimo su come diventare prostituta in cinque settimane, tre comode lezioni e senza spendere un cruzeiro. Ti spiegano «come riconoscere il potenziale del cliente», «come preparare il kit di lavoro: preservativi, accessori erotici, trucco», e «come investire i guadagni in banca».
Certo un paio di cose bisogna tenerle presenti e il ministero del Lavoro brasiliano non dimentica di ricordartelo. Punto primo: la prostituzione è sempre stata legale. Un lavoro come un altro. Punto secondo: è invece fuorilegge «avviare, incoraggiare o sfruttare la prostituzione». E aprire case d’appuntamenti. La professione più antica del mondo è stata inserita quasi in coda nella «Classificazione brasiliana delle occupazioni»: è solo la numero 5198, raduna «le lavoratrici e i lavoratori del sesso, prostitute e prostituti, transessuali e travestiti». L’ha voluta inserire Lula in persona come «forma di inclusione democratica». Una specie di orgia del potere.
Vuoi cominciare? Il ministero ti spiega tutto. Nel capitolo «Come ridurre al minimo i rischi», imparerai come si convince il cliente ad usare il profilattico, a riconoscere le malattie trasmesse sessualmente, quali test sanitari fare e con che frequenza, come evitare i clienti violenti e le aggressioni. E fin qui nulla da dire. Nel capitolo «Come dimostrare le competenze personali» andiamo invece un po’ più nell’intimo. Ecco quindi come imparare ad ascoltare il cliente mostrandogli pazienza e comprensione, come giocare con lui realizzando le sue fantasie erotiche rispettando però certi silenzi imbarazzati. E come dare consigli ai «clienti che mostrano evidenti carenze affettive». Meglio non approfondire invece cosa si intende per agevolare il lavoro interinale.
Alla fine si va alla cassa con «come pagare l’assistenza sociale e come investire i propri risparmi nella maniera più sicura o lucrativa», a seconda che «si pensi al futuro o si cerchi di uscire dalla professione per intraprendere un’attività alternativa». L’idea di Lula è rivoluzionaria: i lettini ad acqua come ammortizzatori sociali.
Gli interessati, secondo i dati di Rede Brasileira de Prostituicao, l’associazione delle prostitute brasiliane, sarebbero due milioni. Ma poi ci sono i minorenni che non hanno numero, né diritti.

Perché nonostante le campagne del governo contro il turismo sessuale, il sito dà anche consigli su «come comportarsi con i clienti stranieri». Perché in Brasile la povertà incoraggia la prostituzione e la prostituzione contribuisce alla crescita delle infrastrutture turistiche. E il prezzo sono migliaia di bambini. Contributi pagati sulla propria pelle.

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