Cronaca locale

"Il pubblico imponga prezzi calmierati e agevolazioni per società e scuole"

Intervista a Lara Magoni, sottosegretario a Sport e Giovani, ex campionessa: "L'attività fisica è prevenzione: unici in Italia a destinare fondi per frequentare corsi"

"Il pubblico imponga prezzi calmierati e agevolazioni per società e scuole"

Lara Magoni, sottosegretario a Sport e giovani di Regione Lombardia, ex campionessa di sci alpino e dirigente sportiva italiana, da un'analisi del centro studi del Comitato Regionale lombardo di UISP tra il 2020 e il 2022 emergono gestioni di impianti sportivi da parte di società del settore grszie a consistenti capitali esteri, con modelli di business volti al profitto più che al sociale...

«Il tema è noto, ma vorrei ricordare che Regione Lombardia ha fatto grandi investimenti per la riqualificazione degli impianti sportivi pubblici, con 100 milioni di euro negli ultimi 5 anni. La nostra Regione è molto attenta allo sport, è quella con più sportivi e soprattutto il vero serbatoio di atleti a livello italiano».

All'origine del problema il caro energia e la pandemia che hanno messo in crisi i gestori.

«Regione Lombardia nel 2022 ha finanziato l'efficientamento energetico delle piscine con 32 milioni di euro. Così durante la pandemia è stata vicina ai gestori degli impianti. Allo stesso tempo è stata a fianco dei gestori degli impianti sciistici, con un finanziamento di 100 milioni di euro. Possiamo dire che la sua parte l'ha fatta».

Il rischio è che i fondi internazionali si comprino gli impianti sportivi con l'intento di fare business e che lo sport diventi una pratica di lusso....

«Ricordo che la nostra Regione è l'unica che mette a disposizione delle famiglie la Dote sport, con 2 milioni di euro l'anno, per garantire un bonus di 100 euro a famiglie in difficoltà permettendo di iscrivere i figli ai corsi organizzati dalle scuole».

Lei anche è stata una grande sportiva, conosce bene il valore dello sport

«Io sciavo, che come noto è uno sport costoso, provenendo per altro da una famiglia semplice. So bene che cosa significa per i genitori fare dei sacrifici per permettere ai figli di seguire la propria passione».

Come può un'istituzione pubblica impedire che in futuro i fondi privati si comprino gli impianti, o che l'esternalizzazione della gestione crei un ostacolo all'accessibilità per tutti?

«Il tema è complesso: da un lato specifico che tutti i fondi regionali sono andati a finanziare riqualificazioni di impianti comunali, quindi pubblici, dall'altro è vero che la collaborazione pubblico privato è indispensabile in ogni settore. Per altri versi il pubblico può certamente imporre ai privati che gestiscono gli impianti prezzi calmierati e agevolazioni per le società sportive e le scuole, forti anche della consapevolezza che lo sport sia benessere e uno strumento fondamentale di prevenzione».

Ha qualche idea?

«Con l'assessore al Welfare Guido Bertolaso stiamo mettendo a punto progetti per avvicinare i giovani allo sport. La pandemia ha lasciato un'eredità difficile, soprattutto tra gli adolescenti che ora manifestano malessere e disagio.

La nostra responsabilità è aiutarli e credo che lo sport sia un valido strumento per permettere ai ragazzi di uscire dall'isolamento e tornare ad avere sogni e obiettivi: aiutarli a sfidare se stessi non per vincere, ma per fare un percorso».

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