Politica

QUALCOSA DI STRANO

No, non è vero che vogliono perdere tempo per evitare il voto. Marini ha soltanto detto che lui vuole consultare tutti i partiti, più la Confindustria, più i sindacati, più il comitato referendario, più le cooperative, più le associazioni degli artigiani e pure quelle degli agricoltori. Normale prassi istituzionale. No, non è vero che vogliono perdere tempo o inventarsi qualcosa di strano: si tratta semplicemente di un mandato finalizzato. E nel centrosinistra c’è pure chi non esclude che dopo si faccia un altro giro con Amato. Ma anche questo, non c’è dubbio, è normale prassi istituzionale. No, non è vero che vogliono perdere tempo. È che D’Alema cerca ancora voti in Senato per un governicchio che possa bloccare la corsa solitaria del Pd di Veltroni e prolungare lo stato vegetativo del centrosinistra fino al 2009, mentre Marini e Veltroni si accontenterebbero di arrivare fino a giugno.
In verità, la cosa veramente incredibile è scoprire che da sette giorni, da quando è caduto Prodi, tutto quello che il centrosinistra dice, puntualmente non si realizza e che la crisi, che ora si vuole attribuire a tutta la politica, è una crisi di schieramento: non è il Paese a essere ingovernabile ma è il centrosinistra che non riesce a darsi un governo. Ci sono similitudini inquietanti con quello che accadde nel ’98. Anche allora si cercò di prendere tempo, di fare un nuovo governo, si cercò di spiegare che, malgrado l’indicazione diretta degli elettori, un altro premier sarebbe stato possibile e necessario. Anche allora si teorizzava la sovranità delle transumanze parlamentari, e i convertiti dell’Udr, eletti nel centrodestra e traslocati nel centrosinistra, si prestarono a fare la foglia di fico.
Oggi si sogna una fantomatica Cosa bianca dove parcheggiare nuovi transfughi, magari a partire da Baccini e Tabacci. E poi si dà la colpa di ogni instabilità alla legge elettorale ma non si tiene conto che con la stessa legge elettorale, il Mattarellum, il centrosinistra bruciò tre premier in una stessa legislatura, mentre Berlusconi riuscì ad arrivare fino in fondo. No, non è vero che vogliono perdere tempo.

Vogliono guadagnarlo, anche solo tre mesi, nella speranza di costruire una lavanderia elettorale, capace di far dimenticare Romano Prodi. Intanto si inventano cose fantastiche, come i sondaggi che vedrebbero il Pd pareggiare al Senato se si presentasse da solo. No, non è vero che vogliono perdere tempo. Perché di tempo non ne hanno più.

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