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Ragazzino terribile manda in tilt Malpensa

Ad alimentare la psicosi da terrorismo ci si è messo anche un ragazzino. Forse non era riuscito a spararli per Capodanno, oppure voleva esportarli in Spagna per farli vedere ai suoi amichetti. E così, un dodicenne, figlio di italo-spagnoli, ha pensato bene di mettere i petardi nella valigia del padre con la speranza di accendere le micce a Madrid. Speranza svanita in un attimo, perché, durante le operazioni di imbarco, una piccola esplosione e un’onda di fumo hanno creato momenti di panico all’aeroporto di Malpensa. Sarà stato il surriscaldamento una volta caricato all’interno della stiva o lo sfregamento del bagaglio nel riporlo accanto agli altri, fatto sta che, quando un agente della vigilanza ha sentito la puzza di bruciato, si è pensato al peggio, sulla scia degli ultimi allarmi di attentati terroristici.
Sul posto si sono subito recati vigili del fuoco, polizia di frontiera e addetti della Sea, ma per fortuna si trattava di un falso allarme. I passeggeri a bordo dell’aereo Easy Jet, che sarebbe dovuto partire alle 17.35 di giovedì scorso con destinazione la capitale spagnola, hanno capito cosa era successo solo quando gli agenti della Polair hanno fatto scendere per accertamenti i proprietari del bagaglio fumeggiante. Alla fine il dodicenne italo-iberico si è beccato una sgridata plateale e un paio di ceffoni dall’adirato papà. «Si trattava di circa venti miccette, dal peso di pochi grammi, unite tra di loro - ha commentato il dirigente della Polair Giovanni Pepe - e per questo motivo i controlli non sono riusciti a individuarle». Dopo aver incassato gli schiaffoni, il ragazzino, insieme con i genitori, è tornato a bordo dell’aereo. Per sua fortuna, non dovrebbe aver suscitato eccessive ire da parte degli altri passeggeri, visto che alla fine il decollo è slittato di circa venti minuti. Ma, per lui, gli unici botti rimarrono quelli scaturiti dai ceffoni del padre.
Non è la prima volta che a Malpensa si verificano casi simili di psicosi terroristica. Il 29 dicembre scorso un inserviente delle pulizie aveva trovato, in un angolo dei bagni dell’area check-in, un presunto ordigno. Si trattava di una radio-trasmittente avvolta in nastro adesivo nero, dalla quale fuoriuscivano fili elettrici e una specie di antenna. All’inizio si temette che fosse una bomba e gli artificieri neutralizzarono l’oggetto con una cannonata d’acqua.

Ma era un falso allarme, anche quella volta.

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