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Rifiuti, Napoli è nel caos: notte di scontri e incendi Mezzi bruciati e un ferito

Alcuni cittadini hanno fermato due mezzi compattatori che stavano uscendo dalla discarica e li hanno dati alle fiamme. Nei tafferugli è statp ferito in poliziotto. Bertolaso: "Situazioni sospette per destabilizzare"

Rifiuti, Napoli è nel caos: 
notte di scontri e incendi 
Mezzi bruciati e un ferito

Napoli - Tornano i rifiuti per le strade, tornano gli scontri con le forze dell'ordine. Nuovi disordini nella notte alla periferia di Napoli per la raccolta del pattume. Ancora una volta a Terzigno, dove alle falde del Vesuvio sorge una delle discariche più grandi della provincia: alcuni cittadini hanno fermato due mezzi compattatori che stavano uscendo dalla discarica, tra via Panoramica e via Zabatta, e li hanno dati alle fiamme.

Gli scontri con la polizia Sul posto è intervenuta la polizia: si sono verificati alcuni momenti di tensione e unvice questore aggiunto è rimasto ferito dal lancio di un sanpietrino che lo ha colpito al labbro. Il poliziotto è stato medicato all’ospedale e ha avuto una prognosi di 10 giorni. Sulla vicenda indaga la Digos. In città, invece, la situazione si è mantenuta tranquilla e nella notte la raccolta dei rifiuti è proceduta regolarmente, anche grazie alla scorta dinamica decisa ieri dal questore Santi Giuffrè. Una misura che verrà ripetuta anche stasera. Questa mattina intanto si fa il punto della situazione in Comune, con il sindaco Rosa Russo Iervolino e l’assessore all’Igiene della città Paolo Gaetano Giacomelli.

Bertolaso: "Situazioni sospette" A Napoli si stanno verificando tutta una serie di situazioni "sospette" finalizzate "a destabilizzare una realtà che funziona".

Guido Bertolaso insiste nel ribadire che se il capoluogo partenopeo sta ripiombando nell’emergenza rifiuti, lo si deve a comportamenti specifici che nulla hanno a che vedere con gli impianti per lo smaltimento della spazzatura. E attacca il presidente della Provincia di Napoli Cesaro che si è detto contrario ad aprire la discarica di Terzigno: "Se davvero non vuole farlo, è contro la legge".

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