Cronaca locale

Calabrese, l’assessore che dorme all’ombra di Giulio Cesare

L’assessore pentastellato ai Trasporti e alla Mobilità, Pietro Calabrese, sonnecchia durante i lavori dell’assemblea capitolina. E intanto Roma va a rotoli

Calabrese, l’assessore che dorme all’ombra di Giulio Cesare

Si addormenta placidamente durante i lavori dell’assemblea capitolina l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità, Pietro Calabrese. Ha pensato bene di farsi un sonnellino, mentre a Roma le cose non sono mai andate così male. A ritrarre Calabrese è Davide Bordoni (Lega) in versione paparazzo. Ha pizzicato il responsabile dei trasporti romani mentre sonnecchia all’ombra di Giulio Cesare.

“Avrà lavorato molto per far ripartire le scale mobili di Barberini. Oppure stava sognando la domenica ecologica o il rimedio per i bus che bruciano”, fa sapere Bordone nel suo post. Ma come siamo arrivati a questo punto? Riavvolgiamo il nastro e ripercorriamo il passato dell’assessore grillino. Il curriculum di Calabrese, scrive Giovanni Drogo su NextQuotidiano, non sembra essere proprio ideale a rivestire la carica di assessore ai Trasporti della capitale.

Si è diplomato al liceo artistico e ha frequentato senza laurearsi la facoltà di Architettura fermandosi a due esami dalla tesi. In realtà non è questo il problema. Uno può anche non essere laureato, ma aver acquisito lavorando le competenze utili a dirigere un assessorato così importante. Un mestiere che deve quotidianamente affrontare i disastri del trasporto pubblico locale. Sarebbe stato utile, ad esempio, investire della carica uno che ha lavorato per decenni in Atac. Uno che ha fatto il sindacalista, che si è fatto valere sul campo. Ma nella Roma di Virginia Raggi tutto può accadere.

Intanto è impossibile non soffermarsi su un dettaglio: nella sua carriera lavorativa Calabrese non si è mai occupato di trasporto pubblico. Sfogliando il curriculum si legge che è stato portiere d’albergo, progettista di scenografie, carpenterie in ferro e cemento armato. Si è occupato di design e di arte contemporanea. È un artista, pittore, artigiano. Ma anche qui non c’è nulla di male ed è giusto che persone come lui abbiano il diritto di rappresentare la cittadinanza in consiglio comunale esattamente come gli altri eletti.

Peccato che la mobilità è uno di quei settori più in crisi nella capitale. Per dirne una: l'assessore pentastellato si è distinto per aver annunciato l’arrivo dei 70 bus israeliani a noleggio. Quelli che non hanno mai fatto nemmeno un chilometro a Roma perché non sono stati immatricolati. In commissione chiese ad Atac di individuare i responsabili e venne fuori che era stato il ministero dei Trasporti, Danilo Toninelli, a bloccare le immatricolazioni. Un vero disastro all’ombra di Giulio Cesare, certificato dalla giunta grillina che non dormirà sonni tranquilli.

Riceviamo e pubblichiamo

In riferimento all’articolo pubblicato su IlGiornale.it a firma Michele Di Lollo in data 31 gennaio 2020 dal titolo Calabrese, l’assessore che dorme all’ombra di Giulio Cesare, si segnala che la notizia è completamente falsa, oltre ad avere un chiaro scopo denigratorio. L’assessore stava semplicemente leggendo un testo sullo schermo del telefono cellulare, attività che viene svolta ordinariamente anche dai consiglieri durante le pause dei lavori dell'aula.

Ufficio Stampa Roma Capitale

Roma, 1 febbraio 2020

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