Cronaca locale

Il calvario di chi viaggia sulla Roma-Lido

Dal sito Canaledieci.it
Dal sito Canaledieci.it

I poveri passeggeri che si trovano a dover viaggiare sulla tratta Roma-Lido iniziano a vivere un calvario già al capolinea Cristoforo Colombo, a Ostia. Tra ritardi, impossibilità di acquistare i biglietti, e i bagni rotti, già non si parte bene. Quando si arriva in stazione si deve infatti mettere in conto, come riportato dal dorso romano del Corriere della sera, che i treni dalle 8 alle 9, in orario di punta, viaggiano con 26 minuti l’uno dall’altro. Come se non bastasse, è praticamente impossibile acquistare il biglietto sul posto, dato che l’unico bar aperto non li vende. Se si ha bisogno di andare in bagno, meglio rinunciare all’idea e aspettare di utilizzare quello sul treno, visto che quelli presenti in stazione sono tutti rotti. Infine, neanche le scale mobili vanno, come reso noto dal tabellone elettronico presente all’entrata, che in rosso avverte: sono fuori servizio sia le scale mobili delle fermate Casal Bernocchi, Acilia (discesa lato Ostia), Ostia Antica (lato Roma), Lido Nord (lato Roma), sia gli ascensori di Vitinia (lato Colombo), Casal Bernocchi, Lido Centro, Stella Polare, Castel Fusano e Cristoforo Colombo. Le stazioni Basilica San Paolo e Porta San Paolo, non funzionanti dallo scorso novembre, resteranno chiuse almeno fino a sabato prossimo. Per ora il capolinea a Roma è Eur Magliana.

In poche fermate scoppia il delirio

Anche quando i treni arrivano in orario, come nel caso di quello delle 8.17, dopo poche fermate scoppia il delirio. Dopo essere partito quasi vuoto, già alla fermata di Lido Nord, la quarta, viene preso d’assalto da moltissimi passeggeri. Una contabile di 50 anni ha raccontato di utilizzare quotidianamente da quattro anni questa linea e di impiegare un'ora e mezza per andare a lavorare. Ha quindi spiegato: “Parto dall'Infernetto, lascio la macchina ad Acilia e prendo la Roma-Lido, al capolinea cambio con la metro B e una volta a Roma mi tocca prendere un autobus”. Impensabile poter perdere la corsa, perché “per anni abbiamo avuto un treno ogni 10 minuti ma ora ce n'è uno ogni mezz'ora. Che vergogna pensare che siamo la Capitale d'Italia”.

Quando le cose vanno bene tra un treno e l’altro ci sono ben 13 minuti di attesa. Anche un’altra pendolare ha affermato di avere ogni giorno notevoli disagi e ha raccontato che, con le due stazioni di Piramide chiuse, ci mette mezz’ora in più per arrivare al lavoro, dato che deve prendere tre mezzi diversi per raggiungere il posto. Senza contare le attese interminabili e gli assembramenti che si trovano una volta che si è finalmente riusciti a salire a bordo. La gestione della ferrovia sta passando dalla municipalizzata Atac alla Regione.“Non sappiamo più cosa fare. Noi paghiamo il biglietto, paghiamo l'abbonamento, ma non cambia e non viene risolto mai nulla. Siamo abbandonati a noi stessi e questo non va bene”, ha detto la pendolare. La situazione era già terrificante a febbraio e non sembra essere cambiata molto.

Bocciata la tratta Roma-Lido

Ma non sono solo i lavoratori a rimetterci, anche gli studenti e gli anziani riscontrano gli stessi problemi. Una signora di 79 anni, che fortunatamente non deve utilizzare ogni giorno la Roma-Lido, ha però ammesso che quando lo deve fare i tempi di attesa sono lunghi: si parte da un minimo di 30 minuti fino a 40/45 minuti. Se poi salta una corsa l’impresa diventa impossibile. Una studentessa di 18 anni ha spiegato che, proprio per questo motivo, si deve partire molto prima delle 8, per non rischiare di non arrivare in tempo.“Adesso hanno anche diminuito gli orari, quindi i treni passano con meno frequenza e si riempiono di più”, ha ammesso sconsolata. La tratta Roma-Lido è stata giudicata dalla studentessa degna di un 4, in una scala di voti tra 1 e 10.

Insufficienza grave.

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