Cronaca locale

A Roma le scale mobili sono fuori uso e un uomo su sedia ​a rotelle viene portato in spalla

Dario Dongo, avvocato in sedia a rotelle, è stato portato in spalla dagli altri passeggeri perché le scale mobili alla Stazione Roma Termini erano bloccate. L'Atac ha assicurato un intervento "tempestivo" di manutenzione

A Roma le scale mobili sono fuori uso e un uomo su sedia ​a rotelle viene portato in spalla

"Tutte le strade portano a Roma", recita un antico proverbio latino. Ma poi a Roma si fermano, verrebbere da dire. E non solo le strade (lastrellate di buche) ma anche le scale mobili. Lo sa bene Dario Dongo, avvocato in sedia a rotelle, costretto a farsi trasportare in spalla da altri passeggeri per raggiungere il convoglio della metro di Roma Termini. Il motivo? Un "disservizio" del montascale. L'episodio è stato denunciato su Twitter da leader della Lega Matteo Salvini che non ha mancato di esprimere solidarietà allo sfortunato protagonista della vicenda. Intanto, l'ATAC (Agenzia del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma) ha assicurato che sta già provvedendo agli interventi di manutenzione degli impianti ferroviari.

La dissaventura

L'episodio risale alla mattinata di lunedì 22 febbraio. Dario Dongo, un avvocato con disabilità motoria, si ritrova davanti alle scale mobili della stazione Roma Termini: "fuori servizio", recita un cartello. Tutto quello che deve fare è raggiungere il convoglio della metro al piano seminterrato, nulla di più semplice. Se non fosse che è in sedia a rotelle e, per certo, non può affidarsi teletrasporto. A quel punto intervengono alcuni viaggiatori che, per ottemperare al grave disservizio, decidono di sollevare la carrozzina fin giù dalla rampa di scale. Un'impresa stoica che, però, ha garantito a Dario la possibilità di prendere la metro in tempo utile per i suoi impegni. Ma se la stazione fosse stata deserta, cosa sarebbe accaduto?

Le ragioni del guasto

Circa la disavventura occorsa all'avvocato, l'Atac ha precisato con una nota stampa che "la criticità è stata determinata da alcune infiltrazioni d'acqua dall'esterno, che hanno reso necessario la chiusura dell'impianto per ragioni precauzionali. L'azienda si è subito attivata con interventi specifici e conta a breve di risolvere la problematica" assicurando di aver "svolto immediati accertamenti sul grave disservizio". Infine, Atac "assicura di essere impegnata quotidianamente per migliorare l'accessibilità delle proprie infrastrutture, come mostrano i notevoli passi avanti compiuti in questi ultimi anni nella gestione e nella manutenzione degli impianti di stazione".

Storie di disservizi capitolini

A Roma "il mondo è fatto a scale", come ricordava il marchese del Grillo inginocchiato a lato della sedia gestatoria del Papa. Di scale ricoperte da erbacce - vedi quelle di villa Borghese segnalate dalla giornalista di Reuters Crispian Balmer appena un giorno fa - e di scale mobili "fuori servizio". Poi ci sono le stazioni interdette al traffico ferroviario. Come ben ricorda il quotidiano La Repubblica, le fermate Castro Pretorio e Policlinico, lungo la linea B, sono chiuse da ottobre e da fine novembre per la sostituzione trentennale degli impianti, mentre da Manzoni a Flaminio, da Cipro a Valle Aurelia, da Rebibbia a Tiburtina, gli impianti sono aperti ma molti dei sistemi di movimentazione interna sono in panne. Lo sono nonostante i proclami della Sindaca Virginia Raggi di una mobilità a prova di grande metropoli.

Intanto, dall'Atac fanno sapere che dal maggio del 2019 "sono state eseguite 175 revisioni speciali e 81 revisioni generali, tra cui molti impianti del nodo di scambio di Termini. Sono stati sottoposti a mirati interventi straordinari da parte del costruttore circa 20 impianti nel tratto centrale della Linea A ed è stato supervisionato da parte del costruttore l'intero parco scale mobili della Linea C". Ma le promesse del Campidoglio restano al palo.

Anzi, ferme come le scale mobili della Stazione Termini.

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