Cronaca locale

L'orrore: un cadavere nell'intercapedine. Aveva mani e piedi legati

Il cadavere è quello di un 48enne che occupava abusivamente un appartamento. Era scomparso dal 12 dicembre

L'orrore a Roma: un cadavere nell'intercapedine. Aveva mani e piedi legati

Macabro ritrovamento quello di ieri pomeriggio, sabato 18 dicembre, dove a Tor Sapienza, nella periferia di Roma, è stato trovato il corpo di un operaio che aveva mani e piedi legati. Il cadavere è stato rinvenuto all’interno di un appartamento nel complesso Ater delle case popolari di viale Giorgio Morandi al civico150. Secondo quanto emerso dalle prime indagini si tratta di un operaio 48 enne di nazionalità egiziana, risultato senza precedenti. Il cadavere è stato ritrovato all’interno di una intercapedine posta nelle immediate vicinanze dell'abitazione occupata abusivamente dalla vittima.

Con chi viveva la vittima

Nell’appartamento, oltre all’operaio, abitavano anche il fratello e atri due connazionali. Particolare di nota il fatto che il corpo dell’uomo avesse sia le mani che i piedi legati. La scomparsa del 48enne era stata denunciata lo scorso 12 dicembre dopo che da alcuni giorni non si avevano sue notizie. Per recuperare il corpo è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Per diverse ore i pompieri, con due squadre, sono stati impegnati nel recupero del cadavere dall'intercapedine che è avvenuto solo in serata. Il corpo appartiene a Gala Emad Mohammed Abou Elmaatu che occupava abusivamente un appartamento del condominio di viale Morandi, proprio nelle immediate vicinanze dal luogo del ritrovamento.

Il riconoscimento è avvenuto da parte dei parenti che ne avevano denunciato la scomparsa domenica scorsa. La salma si trova adesso a disposizione dell'autorità Giudiziaria. Sul caso stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Montesacro, titolari delle indagini. L’ipotesi al momento seguita è che si tratti di un omicidio volontario. Intanto la Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio, per ora senza indagati. Gli investigatori starebbero cercando un connazionale dell’uomo che non risulta rintracciabile.

Si aspetta l'autopsia

Ancora non si è capita la causa esatta della morte, non si esclude che il manovale possa essere stato strangolato, ma solo il medico legale dopo aver effettuato l’esame autoptico potrà dare risposte certe. Sul luogo sono intervenuti anche gli specialisti della sezione Rilievi dell’Arma che hanno circondato la scena del delitto, e sequestrato l’appartamento. Il fratello della vittima e i due connazionali sono stati ascoltati dagli investigatori fino a notte fonda. I militari stanno cercando di ricostruire gli ultimi movimenti del 48enne e cosa abbia fatto la vittima prima della sua scomparsa. Oltre al fatto se abbia incontrato qualcuno poco prima della morte. Gli investigatori hanno sequestrato sia il telefonino che altri supporti informatici, che potrebbero essere stati utilizzati dalla vittima per contattare persone adesso coinvolte nella sua tragica morte. Al vaglio ci sono anche l’attività lavorativa dell’operaio e i suoi movimenti bancari per capire meglio la sua situazione economica.

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