Sì alle calze tricolori o con animali stampati se la mise è sportiva

Sì alle calze tricolori o con animali stampati se la mise è sportiva

Irene Brin, maestra di modi, scriveva a proposito di galateo e di calzini: «Semplici, onesti, di colori uniti, senza fantasie né follie. Di nailon per lavarli sempre. Naturalmente, neri con lo smoking e la marsina; naturalmente bianchi in Brasile, dove gli altri colori sono mal visti perché una cattiva qualità di colori rischiò di avvelenare l'intero paese. Non insistete troppo sugli accordi tonali tra calzini e cravatta». Erano gli anni Sessanta, e non c'era ancora stato lo sdoganamento del piede nudo anche per l'uomo che oggi calza mocassini, slippers, scarpe da guida, pantofole di velluto, sandali senza calze. Lo spettacolo non è sempre all'altezza delle aspettative, l'effetto finale, soprattutto nel caso di top manager o amministratori delegati, discutibile. Alcuni, purtroppo, cedono ai fantasmini... ma non è un bel vedere, né in caso di caviglie pesanti né in caso di profilo di calzino che occhieggia birichino. Il peggio arriva con i calzini corti - da vietare per legge - con le calze lunghe o corte sotto ai bermuda, con le calze dentro i sandali e i calzini buffi e troppo estrosi sotto abiti formali. I talebani dello stile si girano indignati dall'altra parte, ma lo spettacolo di stravaganze è sempre più frequente soprattutto nel mondo della moda dove molti si venderebbero anche la nonna pur di farsi fotografare dall'ennesimo blogger appostato all'uscita delle sfilate. Dalle collezioni presentate al prossimo Pitti Uomo, dal 17 al 20 giugno, arriva forte e chiaro un messaggio: quando è tempo di aplomb, nessuna scusa, bisogna attenersi alle regole: calze lunghe in colori scuri e preferibilmente in filo di Scozia sotto gli abiti formali. E poi spazio a calze colorate e fantasia - parliamo di piccoli disegni - sotto alle mise sportive e per il tempo libero, calze di spugna bianche solo in caso di scarpe da ginnastica. E tricolori - come quelle di Story Loris - per tifare Italia durante i mondiali. Coordinare il colore della calza a quello della scarpa e del pantalone è saggio, abbinarlo a quello della cravatta fa pendant un po' lezioso ma ammissibile, sintonizzarlo con quello della camicia o della maglia, solo se scure, fa ricercato. Per l'estate sono cencesse calze divertenti purché scelte con una certa dose d'ironia e gusto. Calze Rede, per esempio, porta a Firenze una collezione eccentrica per moderni gentleman. Colori saturi e decisi, come il rosso ma anche pois a contrasto, piccoli, grandi, ingabbiati in triangoli e cerchi. E poi calze stampate con l'ironia di disegni a tema ping-pong, pesci tropicali, biciclette, rane e zebre. E se non bastasse, ecco perfino l'azzardo delle calze maltinte, in cui sfumature acquerello s'intrecciano creando disegni unici. Per Bresciani, manifattura sopraffina, si parla soprattutto di «non plus ultra», d'inediti disegni a erosione, di ricerca di nuovi trafori su calze monocolore ma mosse.

Ma anche di calze ispirate all'arte di Vasarely e per omaggiare Pitti e il tema di questa edizione, del modello Ping Pong con una pallina ideale che rimbalza da un calzettone all'altro, racchette blu e rosse e fondo verde come il tavolo da gioco.

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