Salute

Astaxantina, la molecola che contrasta l’invecchiamento

Uno studio scientifico pubblicato su Marine Drugs dimostra gli effetti benefici di una molecola chiamata astaxantina che è in grado di rallentare l’invecchiamento cellulare e attivare uno scudo immunitario contro virus e batteri

Astaxantina, la molecola che contrasta l’invecchiamento

L’astaxantina è una molecola che attiva i geni della vita contenuti nelle cellule.

È studiata anche per la sua eccellente funzione dermocosmetica ed immunoprotettiva. L’invecchiamento della popolazione attualmente è infatti una delle principali sfide da affrontare a livello globale. Negli ultimi anni, l'interesse scientifico per i composti naturali con attività geroprotettrice, così definiti per la loro capacità di ritardare molte delle patologie che caratterizzano la terza età, è cresciuto esponenzialmente.

Tra le varie molecole di derivazione naturale, l'Astaxantina rappresenta un promettente candidato per la funzione svolta come geroprotettore. È una xantofilla, estratta dall’alga Haematococcus pluvialis Flotow. È l’unica forma ammessa per uso umano in ambito nutraceutico. “Un autorevole studio scientifico pubblicato su Marine Drugs, a firma di un board accademico di profilo internazionale, e che ha preso il via da una ricerca sulla popolazione ultracentenaria dell’isola di Okinawa in Giappone, ha dimostrato che l’Astaxantina agisce come uno “spazzino” dei radicali liberi nello strato interno delle membrane cellulari- spiega il prof Vincenzo Sorrenti, Neurofarmacologo presso l’ Università di Padova- Ed è in grado di controllare contemporaneamente l'ossidazione sulla superficie della membrana. Inoltre, diversi studi hanno evidenziato la sua capacità di modulare numerosi meccanismi biologici a livello cellulare, inclusa la modulazione di fattori di trascrizione collegati a percorsi correlati proprio alla longevità. Uno dei principali fattori di trascrizione evolutivamente conservati e modulati dall'Astaxantina è il gene FOXO3, riconosciuto come un controllore critico del destino e della funzione delle cellule.

Secondo il prof Giovanni Scapagnini, Ordinario in Nutrizione Clinica presso l’Università del Molise e Vicepresidente Sinut, il gene Foxo3 svolge la funzione di controller dell’autofagia. Quest’ultima non è altro che il processo che consente la rimozione selettiva di componenti cellulari danneggiati. Inoltre Foxo3 è un attivatore delle difese con azione antiossidante e antinfiammatoria. E’ il regista delle cellule staminali implicate in tutti i processi “rigenerativi”.

L’astaxantina, tende a depositarsi nelle membrane cellulari di alcuni tessuti. In particolar modo è presente nel cervello, nell’occhio, nella pelle, nel cuore, nei muscoli e nel fegato. È stato inoltre osservato che sia capace di rallentare l'invecchiamento cerebrale e quindi prevenire malattie neurodegenrative come il Morbo di Parkinson e l’Alzheimer. È riconosciuta anche la sua efficacia nell’aiutare l’organismo a contrastare lo stress ossidativo e le infiammazioni. Agisce infatti come immunomodulatore. Questa potente molecola associata al resveratrolo e ala vitamina D3 rappresenta un regolatore immunitario eccellente contro gli attacchi a virus e batteri.

Mai come in questo momento gli studi sono concentrati nell’individuazione di molecole contro le forme virali.

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